L'Aquila: numero speciale di "Vola" dedicato alla Perdonanza Celestiniana
Sarà dedicato interamente alla Perdonanza Celestiniana il numero speciale di “Vola”,
il quindicinale dell’arcidiocesi de L’Aquila, nato subito dopo il terremoto del 6
aprile per iniziativa di alcuni giovani sfollati e dei sacerdoti aquilani, e realizzato
con il sostegno dell’agenzia Sir e della Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici).
Le celebrazioni per la tradizionale festa si svolgeranno all'Aquila il 26, 27 e 28
agosto prossimi. Il periodico dell’arcidiocesi aquilana verrà distribuito ai fedeli
che, nonostante il terremoto, parteciperanno alle celebrazioni che si apriranno con
l’apertura della Porta Santa della Basilica di Santa Maria Collemaggio da parte del
Segretario di Stato Vaticano, cardinale Tarcisio Bertone. “Dopo aver partecipato ai
funerali delle vittime ho visto anche la forza della fede e ho condiviso la necessità
di una vicinanza e di un aiuto per cui ho tenuto fermo questo impegno del 28 agosto
della festa della Perdonanza”. Sono queste le parole con cui si apre l’intervista
rilasciata a “Vola” dal cardinale Bertone. “Per esplicito mandato del Papa porto il
suo saluto, la Sua vicinanza, la Sua preghiera e la Sua benedizione”, aggiunge il
Segretario di Stato Vaticano alla vigilia della sua visita all’Aquila. Il cardinale
Bertone invita anche ad accompagnare la ricostruzione non solo sotto l’aspetto, pure
necessario, della riorganizzazione materiale e delle strutture sociali della comunità
locale, ma anche sotto l’aspetto di un rafforzamento della fede e di una rinnovata
capacità di celebrazione della vita comunitaria senza cedere al disimpegno spirituale
e morale ma con rinnovato entusiasmo. Da qui, l’invito a riscoprire la figura di Celestino
V e la capacità di “perdonare e condonare” per “ricucire il tessuto delle famiglie,
delle comunità locali ma anche della più grande comunità nazionale” con un impegno
di “riconciliazione, di solidarietà, di condivisione di obiettivi e di ideali alti,
fidandosi dell’aiuto del Signore che non manca ma anche avendo fiducia in noi stessi".
(R.R.)