In Orissa incontro di preghiera per le violenze anticristiane in India. Appello del
cardinale Gracias
In occasione della “Giornata per la pace e l’armonia”, celebrata ieri nello stato
indiano dell’Orissa, si tiene oggi pomeriggio a Kandhamal, nella cattedrale del Sacro
Cuore, un incontro di preghiera interconfessionale nel primo anniversario dello scoppio
delle violenze contro i cristiani. Come si ricorderà, all’indomani dell’uccisione
dello Swami Lakhmananda Saraswati e di alcuni suoi seguaci indù da parte di gruppi
estremisti, il 23 agosto 2008, le comunità cristiane di quello stato dell’India orientale
venivano sottoposte ad atti di brutale violenza e si vedevano costrette, in molti
casi, ad abbandonare le proprie case. All’odierno incontro interverranno i leader
delle principali confessioni religiose, di comunità e gruppi ecclesiali, che si uniranno
nella preghiera per la pace, per la guarigione e per la riconciliazione. "Ora, ad
un anno di distanza, chiediamo a Dio di benedire il nostro Paese con pace e armonia
- scrive sull'agenzia AsiaNews l'arcivescovo di Mumbai e presidente dei vescovi indiani,
cardinale Gracias - e di prendersi cura della memoria dolorosa e delle ferite causate
dalla più orripilante violenza anti-cristiana. Le nostre preghiere sono anche per
chi ha perpetrato i crimini di cui siamo stati vittime. Preghiamo perché chi li ha
istigati e chi li ha compiuti possano rendersi conto dell’opera demoniaca che hanno
attuato. Gli incontri interreligiosi tra popolazioni di diverse confessioni - afferma
il porporato - sarà una delle strade da intraprendere per raggiungere questa armonia.
L’India deve recuperare la sua gloriosa tradizione di Paese multi-culturale, multi-religioso
e multi-linguistico. Nel Kandhamal la nostra comunità cristiana, che è una minoranza,
non è stata protetta. - afferma il cardinale Gracias - La libertà religiosa è stata
completamente calpestata. Ora sono ancora preoccupato per le nostre minoranze ed anche
per la libertà religiosa. Nel Kandhamal molte nostre Chiese devono ancora essere restaurate
e la paura si annida ancora nei cuori delle comunità cristiane. Vedo che il nuovo
governo dell’Orissa desidera davvero aiutare le minoranze ed anche quello federale
intende garantire la loro sicurezza. Mi auguro che entrambe siano molto più attenti
e reattivi rispetto ad un anno fa, quando si dimostrarono del tutto immobili. I nostri
appelli allora caddero nel vuoto e uccisioni, sequestri, roghi e violenze contro i
cristiani per lungo tempo", conclude il cardinale Gracias. (M.V.)