La Grecia da ormai tre giorni è in balia delle fiamme che stanno divorando decine
di migliaia di ettari nella regione dell’Attica. I roghi sono arrivati alle porte
di Atene: oltre 10 mila le persone evacuate. Nella mattinata di oggi, le autorità
hanno registrato un sensibile miglioramento, ma la situazione resta critica. Il servizio
di Marco Guerra:
Per la prima
volta da tre giorni a questa parte il comando dei vigili del fuoco ha annunciato un
miglioramento della situazione. “Le fiamme sono meno forti grazie alla caduta dei
venti'', ha detto il portavoce dei Vigili del Fuoco, in una conferenza stampa. Ad
accorgersene sono stati soprattutto i cittadini di Atene. Oggi, il cielo sopra la
capitale ateniese è sgombro dal fumo che lo aveva ricoperto nelle ultime 36 ore. I
roghi sono ormai sotto controllo nelle località a nord della metropoli come Aghios
Stephanos e Pallini, mentre hanno continuato a divampare durante la mattinata, per
poi scemare anche nelle zone di Maratona e Dionisyos. Al momento rimangono tre fronti
principali nell’est dell’Attica che stanno ancora mobilitando migliaia di uomini,
tra pompieri e soldati, centinaia di autoveicoli e mezzi aerei, compresi Canadair
italiani e francesi, mentre se ne attendono altri anche da Austria e Cipro. Secondo
il bilancio attuale non vi sono vittime, i danni alle abitazioni sono limitati e circa
10 mila residenti dei sobborghi della capitale sono stati evacuati. Appaiono invece
enormi i danni ambientali: oltre 120 chilometri di terreno, fra cui diverse zone agricole,
sono andati in fumo. Le cause degli incendi ancora non sono note, ma è già divampata
la polemica politica con il Partito comunista che ha denunciato ''un ben organizzato
piano doloso'' a fini speculativi sul territorio.