Nepal: morto il padre gesuita James Donnelly, per 40 anni missionario sull'Himalaya
“È stato il mio maestro e la mia icona” testimonia commosso Ranjeet Baral, uno dei
primi studenti del padre gesuita James Donnelly, scomparso in Nepal all’età di ottant’anni,
di cui quaranta, vissuti proprio ai piedi dell’Himalaya. Un altro suo ex studente
aggiunge: “Ora che ci ha lasciato spero di essere capace di trasmettere ai miei bambini
ciò che lui ci ha insegnato”. Al funerale, celebrato il 17 agosto nella cattedrale
dell’Assunzione di Dhobihat c’erano ex-studenti, amici e confratelli gesuiti. Padre
Augustine Thomas, anch’egli gesuita e docente, ha detto per l’occasione: “Io ho perso
un grande amico per il quale il Nepal era casa sua ed i nepalesi il suo popolo. Ha
contribuito molto all’educazione del Paese e i suoi studenti lo ricorderanno sempre
come un insegnante eccezionale ed un amico affezionato”. I ragazzi che lo hanno avuto
come insegnante – riferisce l’agenzia AsiaNews - lo ricordano tutti con gratitudine
e devozione. Di origini statunitensi padre James nacque nell’agosto del 1929 a Cincinnati.
Dopo l’ordinazione era stato inviato subito in missione in Nepal, come docente nella
scuola di San Francesco Saverio a Godavari e Jawalakhel. Da allora ha speso la vita
per l’insegnamento dell’inglese ai giovani nepalesi contribuendo anche alla definizione
del National Education System Plan introdotto nel Paese nel 1970. “Faceva sentire
tutti i suoi studenti speciali“ il ricordo di Yougendra Sakya, che oggi dirige un
hotel a Kathmandu. Gli fa eco Buddha Basnyat, oggi medico, che ricorda padre Donnelly
come “una persona piena di vita”. Il sacerdote coltivava un animo sportivo, era infatti
un appassionato di basket e si era innamorato delle vette himalayane. Basnyat lo descrive
come “un uomo dall’umanità magnifica”. (A.V.)