Mons. Fratini, nuovo nunzio a Madrid: vado in Spagna con entusiasmo e trepidazione
Benedetto XVI lo ha nominato ieri nuovo nunzio apostolico in Spagna: è l’arcivescovo
Renzo Fratini, 65 anni, originario di Urbisaglia, in provincia di Macerata. Il
presule, attualmente nunzio in Nigeria, ha guidato anche le nunziature a Timor Est
e Pakistan. Sergio Centofanti lo ha raggiunto telefonicamente ad Abuja, chiedendogli
come abbia accolto la nomina:
R. – Un primo
sentimento è stato quello di sorpresa perché sinceramente non me l’aspettavo. Comunque,
vado contento in questa nuova missione importante, in un importante Paese, ma anche
con una certa trepidazione, nel senso che non credo sia facile in questo momento:
i rapporti con la Spagna e anche la situazione in generale… Quindi, cercherò di fare
il mio meglio!
D. - Lei è stato nunzio in Nigeria,
Timor Est e Pakistan. Qual è stata la sua esperienza al servizio della Santa Sede
in questi Paesi?
R. – Appunto, un po’ la sorpresa
era questa. Sono stato, ormai, più di 15 anni in Paesi musulmani, come il Pakistan
e l’Indonesia, e la Nigeria, dove ci sono molti musulmani anche se la metà della popolazione
è cristiana. Quindi, ho un’esperienza di Paesi al di fuori dell’Europa. Adesso torniamo
in Europa. Il Papa, parlando dell’Africa, ha detto che qui c’è una Chiesa viva, una
Chiesa incoraggiante. Per me la Nigeria è stata una sorpresa, sono rimasto molto ben
impressionato da questa Chiesa molto viva: amano pregare, c’è una grande vitalità,
forse si richiede un approfondimento della fede nella formazione, però in Africa la
fede è molto viva, le chiese sono piene, i seminari sono strapieni, ci sono molte
vocazioni. Quindi, l’Africa rappresenta un po’ la speranza della Chiesa. Il prossimo
Sinodo dei vescovi potrà certamente dare una testimonianza su questo: ci sono molte
speranze. Mentre la Chiesa europea è un po’ stanca. Cerchiamo di fare il nostro meglio,
aiutare un po’ per ravvivare e cercare di rianimare e incoraggiare la Chiesa dell’Europa,
dando un piccolo contributo in quello che possiamo in Spagna in questo momento anche
di crisi, di difficoltà economiche e finanziarie. Quindi, vado con grande entusiasmo
e desiderio di lavorare, ma anche con una certa trepidazione perché è un momento non
facile.