2009-08-19 15:17:16

Raffica di attentati in Iraq: oltre 70 morti


Non c’è pace nel martoriato Iraq. Questa mattina una catena di attentati in rapida successione ha scosso Baghdad con decine di morti e centinaia di feriti. Nel mirino dei terroristi obiettivi governativi. Preoccupa la nuova impennata di violenze che coincide con il ritiro delle truppe americane dalle città del Paese. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

Camion-bomba, ordigni e colpi di mortaio hanno fatto ripiombare Baghdad in una delle giornate più sanguinose da diversi mesi a questa parte. Il bilancio, ancora provvisorio, delle vittime è pesantissimo: almeno 75 morti e 400 feriti. Gli attacchi più devastanti sono stati quelli contro il ministero delle Finanze e quello degli Esteri. Nel primo caso l'esplosione è stata così forte da provocare il crollo di un viadotto che costeggia l'edificio, uccidendo 25 persone e ferendone 75. Almeno un colpo di mortaio è poi caduto sulla zona verde, dove hanno sede il parlamento e il governo iracheno, nonché numerose ambasciate di Paesi occidentali, compresa quella degli Stati Uniti. E ancora, esplosioni sono state registrate in almeno altri sette quartieri della capitale, dove ancora non è chiaro se si sia trattato di ordigni o colpi di mortaio. Fino ad ora non ci sono state rivendicazioni, ma le autorità irachene attribuiscono la responsabilità degli attentati alla ''alleanza'' tra al Qaeda e nostalgici del disciolto partito Baath, del regime di Saddam Hussein. Di sicuro c’è solo che si tratta dell’attacco più grave dopo la ritirata delle truppe statunitensi dalle città del Paese. Una decisione che, nonostante l’approvazione della comunità internazionale della popolazione irachena, ha determinato un peggioramento delle condizioni di sicurezza. E proprio ieri il presidente Obama, parlando ad una convention di veterani, aveva previsto l’aumento di quella che ha definito “un’insensata violenza”, promettendo però che gli Usa saranno in grado di rispettare le scadenze del ritiro definitivo fissato per il 2011.







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