Svizzera: concluso il seminario dei giovani promosso dal Consiglio Ecumenico delle
Chiese
"C'è valore nella diversità". Lo hanno affermato con forza i giovani partecipanti
al tradizionale seminario di formazione per il dialogo interreligioso promosso dal
Consiglio Ecumenico delle Chiese, a Bossey, in Svizzera, concluso nei giorni scorsi.
Venticinque studenti cristiani, ebrei e musulmani si sono confrontati sul tema "Il
contributo delle religioni alla pacificazione", mettendo in rilievo come le diversità
tra le religioni, anziché costituire un ostacolo al processo di riconciliazione nei
contesti di conflitto, assumono un valore di testimonianza corale ai valori primari
dell'uomo. Una studentessa musulmana, Lubna Alzaroo, ha sottolineato che il seminario
"è servito a porre in evidenza la realtà del pluralismo religioso e il valore in esso
contenuto". "È un bene - ha specificato - se le persone sono diverse tra loro, perché
è sulla diversità che è basata la società". Una giovane ebrea ortodossa che vive a
Gerusalemme, Jessica Sacks, ha evidenziato "di provenire da una città dove si toccano
con mano le divisioni che possono emergere a causa delle differenze religiose". La
giovane, studentessa all'Hebrew University di Gerusalemme, fa parte di un gruppo di
allievi musulmani ed ebrei che hanno regolari incontri per approfondire la rispettiva
conoscenza sui temi di fede. "Per noi tali incontri - rileva - sono significativi
e, grazie a essi, abbiamo creato delle amicizie. Il cambiamento avverrà con il lavoro
che svolgiamo all'interno delle comunità al fine di renderle più aperte". Il rabbino
Delphine Horvilleur, che ha preso parte al seminario come docente, ha affermato che
"la religione è spesso vista come una barriera alla pace, ma la pace è un tema centrale
nelle religioni e una buona base per discutere sulla costruzione di una comunità interreligiosa".
Il seminario rientra nel più generale "Scholarship Programme" che il Consiglio Ecumenico
delle Chiese promuove fin dal 1945. Finora sono stati oltre 10.000 i giovani allievi
di varie nazionalità che hanno seguito i corsi previsti dal programma. (V.V.)