Angola: dall'Università Agostinho Neto il dottorato honoris causa al cardinale do
Nascimento
Il cardinale Alexandre do Nascimento domani, 15 agosto, sarà insignito della laurea
honoris causa dell’Università statale Agostinho Neto. È quanto rende noto un comunicato
stampa della facoltà di diritto, spiegando che si vogliono riconoscere i meriti del
porporato nel campo della pace e del progresso culturale della nazione. L’onorificenza
sarà consegnata durante una cerimonia che va ad inserirsi nelle celebrazioni per il
30.mo anniversario dell’Università. Alexandre do Nascimento, arcivescovo emerito di
Luanda, è nato a Malanje il primo marzo 1925. L'ordinazione sacerdotale gli è stata
conferita a Roma, il 20 dicembre del 1952. Rientrato in patria, dal 1953 al 1961 è
stato professore di Teologia dogmatica nel Seminario maggiore di Luanda, redattore
del locale giornale cattolico "O Apostolado", direttore-aggiunto della Radio Cattolica.
Esiliato dall'Angola nel 1961, ha svolto per dieci anni il ministero pastorale presso
alcune parrocchie di Lisbona, frequentando anche i corsi della facoltà di diritto
civile. Il 10 agosto 1975 Paolo VI lo ha elevato alla dignità episcopale, affidandogli
la diocesi di Malanje. Poco meno di due anni dopo, il 3 febbraio del 1977, avendo
la Santa Sede dato un nuovo assetto alle circoscrizioni ecclesiastiche dell'Angola
con la costituzione di due nuove province ecclesiastiche, è stato promosso alla nuova
sede metropolitana di Lubango. Il 15 ottobre 1982 è stato sequestrato - durante una
visita pastorale - da un gruppo di uomini armati, che lo hanno liberato il 16 novembre
successivo. Per la sua liberazione Giovanni Paolo II aveva lanciato un appello nel
corso dell'Angelus di domenica 31 ottobre. Nella Quaresima del 1984 ha predicato gli
esercizi spirituali in Vaticano per la Curia Romana, ai quali partecipa il Santo Padre.
Promosso arcivescovo di Luanda il 16 febbraio 1986, ha retto l'arcidiocesi fino al
23 gennaio 2001, e anche oggi, a 84 anni di età, continua ad essere un voce autorevole
e rispettata nella società dell’Angola. (V.V.)