Nel segno di Maria il meeting dei giovani dell'Associazione Opera dell'Amore
È la spritualità mariana ad ispirare anche quest’anno il 18.mo meeting internazionale
dei giovani di San Martino di Schio, nel vicentino, organizzato dall’Associazione
Opera dell’Amore. Da oggi fino a domenica prossima ragazzi di tutta Europa si confronteranno
attraverso la preghiera, la catechesi, le testimonianze e la musica sui profondi valori
di vita e di fede cristiana. Al microfono di Mariella Pugliesi, Lino Eupani,
del comitato organizzativo del meeting, si sofferma sui valori fondanti della manifestazione
mariana:
R. – E’ nato
soprattutto dall’esigenza di andare incontro ai giovani per far ritrovare loro la
fede – per chi l’aveva un po’ smarrita – oppure per farli camminare in una fede più
sicura. Quindi proponiamo una riscoperta della devozione mariana per fare incontrare
la Vergine in maniera speciale con la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria.
L’intento del Meeting è andare incontro ai giovani con vari strumenti, come la musica,
però anche con tanta preghiera per portarli più vicini a Maria perché sappiamo che
con Lei si cammina meglio nel nostro cammino di fede. D. – Tema
di riflessione di quest’anno è: “Tutti tuoi, o Maria – testimoni di speranza”. Ci
spiega il significato?R. – Come ogni anno, noi seguiamo l’indirizzo che ci dà il Papa.
Traiamo spunto dalla sua riflessione per tutti i giovani, in particolare dal suo messaggio
di speranza. Dunque, i giovani testimoni di speranza in questo mondo così difficile
ma meraviglioso per loro, in cui manca la misura, manca l’approccio giusto … C’è tanta
disperazione tra i giovani! Noi vogliamo che tramite Maria, tramite questa conoscenza,
si riesca a riportare la speranza nel loro futuro, nella loro vita, per indirizzarli
appunto su binari più sicuri. D. – Durante le quattro giornate
di incontro, diverse saranno le attività in programma. Grande attesa per la tappa
del tour 2009 del Festival internazionale di musica cristiana … R.
– Questo è un appuntamento ormai fisso: qui "giochiamo in casa", perché il Festival
è organizzato da Radio Kolbe. Abbiamo dei protagonisti molto interessanti: abbiamo
Giada Nobile da Roma che ha partecipato al musical “Madre Teresa”; poi abbiamo la
nostra corale “Regina dell’amore”, e una proposta nuova, Francesco Dal Poz, un ragazzo
di 14 anni. D. – La vostra associazione è profondamente legata
ad una forte vocazione mariana: da dove nasce? R. – Questo nasce
molti anni fa, dall’’85, in cui il nostro fondatore – Renato Baron, che è venuto a
mancare nel 2004 – ha vissuto un'esperienza straordinaria: la presenza di Maria in
questi luoghi. E noi, tramite il nostro fondatore che ha avuto questo carisma così
straordinario, abbiamo riscoperto il valore della presenza mariana, soprattutto dell’aiuto
di Maria in questi tempi difficili. D. – Dunque, un supporto
della spiritualità di Maria per i giovani? R. – Assolutamente
sì! Abbiamo visto come Giovanni Paolo II, con la sua vocazione mariana, è riuscito
negli anni del suo Pontificato a far ritrovare milioni di giovani intorno a lui. Siamo
sempre stati fedelissimi con il nostro carisma a Giovanni Paolo II e lo siamo ora
a Benedetto XVI. Vogliamo essere sempre fedeli servitori del nostro Santo Padre!