2009-08-13 15:29:17

Il Consiglio di Sicurezza si divide sulla difesa di Aung San Suu Kyi


Cresce l’indignazione dell’opinione pubblica internazionale per la condanna di Aung San Suu Kyi. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, si unisce alle richieste dell'Unione Europea e dell'Onu per la liberazione "immediata" e "senza condizioni" della leader dell'opposizione e degli altri detenuti politici. In seno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si è tuttavia consumata l’ennesima divisione su un testo di condanna nei confronti del Myanmar. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu era convocato ieri in seduta straordinaria per redigere un documento critico nei confronti della giunta militare birmana ma le perplessità di alcune nazioni si sono concretizzate con il rifiuto adottare la bozza promossa dagli Stati Uniti. La Cina, che aveva già intimato di rispettare la sovranità della giustizia birmana, ha espresso fin da subito la volontà di bloccare la dichiarazione di condanna. Determinanti anche i dubbi di Russia, Vietnam e Libia. La riunione dei 15 membri dell’organismo dell’Onu è stata quindi interrotta sul nascere e rinviata a stasera per prendere ulteriore tempo. Difficilmente, però, si riuscirà a coinvolgere Russia e Cina sul testo di Washington. Non è la prima volta, infatti, che i due Paesi bloccano tale misura.
 
Tifone Marakot
Almeno 108 morti a Taiwan, 22 nelle Filippine e 8 in Cina. Si aggrava il bilancio delle vittime del tifone Morakot che imperversa da domenica scorsa nell'est asiatico. Il tifone ha causato inoltre ingenti danni materiali e migliaia di sfollati. Continuano, intanto, le operazioni di soccorso nel sud di Taiwan, colpito dall’inondazione più violenta che il Paese ricordasse da almeno 50 anni. I soccorritori avrebbero finora messo in salvo almeno 700 persone bloccate da giorni sulle montagne dell’isola ormai ricoperta da fango. Circa 30 mila abitazioni sono sprovviste di energia elettrica ed oltre 750 mila non hanno fornitura idrica. Secondo il Consiglio dell'agricoltura i danni dovuti alla distruzione dei terreni ammontano ad almeno 160 milioni di euro. Un’altra tempesta stagionale, il tifone Etau, si è abbattuta in questi giorni sulle coste del Giappone provocando frane e alluvioni che sono costate la vita ad almeno 15 persone.

Filippine
Nel sud delle Filippine si riaccende lo scontro tra l’esercito di Manila e i miliziani islamici di Abu Sayyaf. Il bilancio dei nuovi combattimenti che imperversano nell’isola di Basilan è di almeno 54 vittime, di cui 23 soldati e 31 ribelli. Fonti militari affermano che gli scontri sono scaturiti da un'operazione militare “lanciata per rinforzare lo stato di diritto nella regione” in cui si trova la principale base di addestramento del gruppo fondamentalista.

Pakistan
Almeno 15 persone sono rimaste uccise in scontri tra le forze filo-governative pachistane e militanti affiliati al cosiddetto signore della guerra talebano, Baitullah Mehsud. Secondo fonti ufficiali dell'Intelligence pachistana l'esercito ha bombardato stamattina alcune postazioni dei ribelli nel nord ovest del Paese uccidendo otto militanti nel distretto tribale di Kurram.

Attentati nella città irachena di Kirkuk
Quattro poliziotti sono stati uccisi e altri sette hanno riportato gravi ferite in due diversi attentati avvenuti nella serata di ieri a Kirkuk, circa 250 km a Nord di Baghdad. Il più grave è avvenuto nel quartiere di Raheem Awa, dove un’autobomba è esplosa quando degli agenti di polizia hanno tentato di disinnescarla.

Human Rights Watch: Hamas a Gaza usò scudi umani
Il gruppo estremista palestinese Hamas ha commesso crimini di guerra usando civili palestinesi come "scudi umani" durante l'offensiva denominata Piombo fuso, lanciata dall'esercito israeliano alla fine dello scorso dicembre. Lo afferma Human Rights Watch, organizzazione internazionale per la difesa dei diritti umani che per la prima volta riconosce pubblicamente quello che Israele sostiene da tempo. In ogni caso, precisa il comunicato, questo non giustifica i presunti crimini che l'esercito israeliano ha a sua volta commesso. Il rapporto di Human Rights Watch arriva una settimana dopo la relazione diffusa dal ministero degli Esteri israeliano sull’operazione a Gaza.

Libano
Un'esplosione nella città di Tripoli, nel Nord del Libano, ha provocato oggi il ferimento di tre persone tra cui un bambino. Un ordigno ha colpito il quartiere di Jabal Mohsen, dove risiede la minoranza religiosa alawita.

Accordo Usa-Svizzera sul segreto bancario
Svolta storica in Svizzera: l'Unione banche svizzere e Stati Uniti hanno raggiunto un accordo in base al quale il fisco di Washington riceverà i nomi di migliaia di clienti americani che hanno depositato i loro risparmi presso l’istituto elvetico, evadendo gli obblighi fiscali. La firma ufficiale del patto avverrà tra qualche giorno. Solo allora se ne conosceranno i dettagli per capire come la Svizzera abbia conciliato l'accordo con il segreto bancario.

Nave scomparsa
È giunta oggi la notizia della scomparsa di una nave mercantile maltese, proveniente dalla Finlandia e diretta in Algeria, nell’Oceano Atlantico. A bordo ci sono 15 russi. L’imbarcazione, di cui non si hanno notizie da due settimane, sarebbe stata vittima, secondo l’Interpool, di un atto di pirateria.

Honduras
Nuova ondata di scontri in Honduras, dove continuano le proteste per il golpe del 28 giugno scorso. La polizia ha lanciato gas lacrimogeni per disperdere la folla di milioni di sostenitori del presidente deposto Zelaya, che hanno risposto scagliando pietre.

Vladimir Putin in visita in Abkhazia
Ad un anno dalla guerra lampo con la Georgia, la Russia mantiene le sue posizioni sul riconoscimento delle ex repubbliche sovietiche dell’Abkhazia e dell’Ossezia del Sud come Stati indipendenti. Il premier russo, Vladimir Putin, arrivato ieri a sorpresa in Abkhazia, sfidando la Georgia e l’Onu ha promesso alla regione separatista sostegno militare e investimenti nel settore della Difesa pari a 500 milioni di dollari. La polizia locale ha aperto intanto un'indagine per terrorismo sulle due esplosioni verificatesi ieri, in coincidenza con la visita del premier, che hanno provocato due morti e sette feriti. Il secondo ordigno è esploso vicino ad un ristorante in cui si trovavano giornalisti e la delegazione russa di Putin. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra e Mariella Pugliesi) 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 225
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