2009-08-12 15:33:06

Nuove violenze in Congo: migliaia in fuga


La violenza continua a colpire le regioni orientali della Repubblica Democratica del Congo e i civili continuano ad essere le vittime principali. Mentre l’anno scorso era la provincia del Nord Kivu a essere particolarmente colpita dagli scontri tra le forze armate congolesi (Fardc), i ribelli del Cndp (Congrès national pour la Defense du Peuple) e altri gruppi armati, ora i combattimenti si svolgono sia nel Nord che nel Sud Kivu. “Stiamo affrontando una nuova ondata di violenza”, spiega Romain Gitenet, capo missione di Medici senza Frontiere a Goma. “Quando gli attacchi raggiungono zone vicine ai villaggi o ai campi, le persone scappano nella foresta. Per esempio la settimana scorsa, la popolazione di Bikenge, nel distretto di Walikale, ha abbandonato il villaggio ed è rimasta alcuni giorni nella foresta, vivendo in condizioni terribili”. Nella prima metà dell’anno le equipe di Msf hanno svolto circa 290mila consultazioni mediche e hanno curato i pazienti colpiti dal colera. I villaggi sospettati di essere a favore di una o dell’altra delle fazioni vengono presi di mira e spesso sistematicamente distrutti. Inoltre, le vittime subiscono estorsioni e vengono derubate del cibo e dei propri beni personali presenti nelle propri abitazioni o nei rifugi all’interno dei campi per sfollati. Gli abusi sessuali rappresentano un’altra forma di violenza estremamente frequente, perpetrata sia nei confronti delle donne che degli uomini. Solo nella prima metà del 2009, gli operatori di Msf hanno assistito 2.800 vittime di violenza sessuale. (V.V.)







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