2009-08-11 14:41:50

Al via a Colle Don Bosco, nel torinese, il raduno europeo del Movimento Giovanile Salesiano. Con noi, il coordinatore italiano, Michele Zecchin


Sono i paesaggi medievali della provincia di Torino a far da sfondo al “Confronto Giovani”, raduno europeo del Movimento Giovanile Salesiano al via oggi al Colle Don Bosco. Più di 300 ragazzi, accomunati dal carisma del padre fondatore Don Bosco, alterneranno, fino a domenica prossima, momenti di preghiera e testimonianze dell’azione evangelizzatrice salesiana in Europa. Il servizio di Mariella Pugliesi:RealAudioMP3

Era dal 2004 che i giovani animatori salesiani di tutta Europa non avevano l’occasione di incontrarsi. Nei luoghi dove vissero e operarono Don Bosco e Madre Mazzarello, i giovani salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice inizieranno un cammino comune, guidato dalla gioia di operare, pensare ed agire come un’unica famiglia salesiana, che ha come missione il percorso spirituale ed educativo della gioventù. Il coordinatore nazionale del Movimento giovanile salesiano italiano, Michele Zecchin, si sofferma sullo spirito e le finalità dell’evento:

"L’obiettivo del confronto europeo è quello di far conoscere i giovani delle diverse parti d’Europa e condividere idee, valori, momenti di formazione, conoscere ciò che fanno nelle varie realtà d’Europa e trovare delle progettualità future per poter collaborare a livello europeo, ognuno nelle proprie nazioni. Ancora, avere un filo rosso che accomuni tutto quanto il Movimento Giovanile Salesiano a livello europeo. Il confronto avviene proprio qui nel Colle, nei luoghi salesiani, dove Don Bosco è nato, ha vissuto, ha operato e ha fatto grandi cose. Noi, come giovani del Movimento Giovanile Salesiano, siamo molto legati a questi luoghi".
 
Tutte le attività in programma, compresi i pellegrinaggi nei luoghi salesiani del Colle Don Bosco, Torino e Mornese saranno scanditi dallo slogan: “Testimoni di Cristo nello spirito di Don Bosco”. Ancora Michele Zecchin:
 
"Essere testimoni di Cristo, come chiede anche Benedetto XVI, per noi è molto importante. Quello che la Chiesa ci propone di fare, cerchiamo sempre di farlo volentieri e nel migliore dei modi. Il nostro sguardo di riferimento è sempre Don Bosco, nostro padre, maestro ed amico. Il tema verrà sviluppato principalmente nei quattro ambiti cari a Don Bosco: il tema della casa e della testimonianza, quello della Chiesa, quello del cortile e quello della scuola. E ad esempio per parlare del tema della casa e della testimonianza, durante le giornate, faremo dei lavori di gruppo e avremo delle testimonianze di alcuni giovani che lavorano in alcune case, in case famiglia. Uno dei temi di questo confronto è proprio quello di poter trovare delle soluzioni, delle modalità per incontrare i giovani. Cercheremo di ascoltare i giovani, i giovani europei, le loro problematiche e cosa incontrano nelle loro attività quotidiane e di animazione. La santità consiste nello stare molto allegri - diceva Don Bosco - non bisogna fare cose straordinarie: quindi, credo, un sorriso, invitare un giovane a giocare nel proprio oratorio, accoglierlo nella propria casa un pomeriggio per giocare assieme, portarlo in un gruppo di amici per condividere alcune tematiche. L’accoglienza, la fraternità e il senso di comunione devono essere le prime cose per “agganciare”, “prendere” un giovane, accedere a quel punto del suo cuore, dove c’è sicuramente del bene, come diceva Don Bosco".







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