2009-08-10 14:46:55

Onu: forum sui popoli indigeni


Con un Forum oggi alle Nazioni Unite si ricorda la Giornata internazionale dei popoli indigeni, che si celebra ogni anno il 9 agosto. Il servizio di Fausta Speranza.RealAudioMP3

370 milioni in 70 Paesi: sono queste le cifre che fotografano i cosiddetti popoli indigeni o popolazioni autoctone. Poi però bisognerebbe calarsi nelle più diverse realtà che vivono nei diversi continenti. Purtroppo hanno alcune problematiche in comune pur vivendo in Brasile o in Papua Nuova Guinea. Nonostante alcuni passi avanti - ricordiamo l’adozione della Dichiarazione dell’Onu sui diritti dei popoli indigeni da parte dell’Assemblea Generale nel 2007 - i nativi restano - afferma il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon nel suo messaggio per la Giornata - “tra le popolazioni più emarginate, che sopportano in modo sproporzionato la povertà e un accesso inadeguato all’istruzione. Molti affrontano discriminazione e razzismo quotidianamente e soffrono malnutrizione e cure inadeguate. Troppo spesso le loro lingue subiscono censure o sono minacciate dall’estinzione, mentre i loro territori vengono sacrificati per lo sfruttamento minerario e la deforestazione”. Il primo passo - sottolinea Ban - dovrebbe essere sconfiggere il “persistente e profondo divario tra il riconoscimento formale dei diritti dei popoli indigeni e la reale situazione di fondo”: di qui l'invito a governi e società civile “ad agire con urgenza e determinazione”. Padre Paolino che ha vissuto per anni in Papua, regione amministrata dall’Indonesia, ci racconta come qualcosa stia lì maturando:

"Per la mia esperienza personale la situazione è interessante perché l’Indonesia è un Paese multiculturale, un Paese con tante minoranze etniche: tuttavia c’è una discriminazione in tantissimi aspetti della vita sociale. In passato hanno tentato di cancellare alcune etnie dalla vita del Paese. La discriminazione c’è da tanto tempo ed è stata molto alimentata dal Partito comunista. Qualcosa sul piano legislativo sta migliorando. Ma c’è anche l’aspetto economico: nella parte occidentale della Papua ci sono molte ricchezze naturali ma non c’è sviluppo. Ora in Indonesia si parla molto di possibile sviluppo ma il punto è non imporre qualcosa dall’alto ma collaborare con i capi dei villaggi, distribuire e utilizzare veramente i fondi che sono destinati per questa gente e utilizzare davvero tutte le risorse che il governo mette a disposizione. C’è un ministro del governo che ha il mandato per occuparsi di tutto questo".

Quest’anno compie 20 anni la Convezione 169 dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo/Oil), unica legislazione internazionale che riconosce e protegge i diritti territoriali delle comunità native e tribali. E’ stata siglata da appena 20 Paesi. Il punto è che non dovremmo parlarne solo in termini di protezione. Il segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon, infatti, nel suo messaggio, ricorda che “i popoli indigeni del mondo sono i custodi di alcune delle zone biologicamente più diverse sulla terra; parlano la maggior parte delle lingue del mondo, e il loro sapere tradizionale, la diversità culturale e i modi di vivere sostenibile, ne fanno un contributo inestimabile per il patrimonio comune del mondo”.







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