2009-08-09 16:04:33

Venezuela: preoccupazione dei vescovi per alcuni eventi della vita politica


La Conferenza episcopale del Venezuela ha pubblicato l’altro ieri con la firma dei quattro presuli membri della presidenza, sotto la guida dell’arcivescovo di Maracaibo mons. Ubaldo R. Santana Sequela, una breve dichiarazione per fare il punto sulla situazione del Paese proprio nel momento in cui cominciano le vacanze estive. Un periodo che - scrivono i vescovi - “dovrebbe essere uno spazio per il riposo e la distensione” e dunque un’occasione “per rinnovare la speranza, la voglia di vivere e lavorare per il bene personale e collettivo”. Nonostante questi auspici, i vescovi dichiarano di “constatare con preoccupazione”, però, come le vacanze di quest’anno siano iniziate sotto il segno dell’ “approvazione frettolosa e senza dibattito di nuove leggi e ordinamenti, la chiusura di numerose radioemittenti e il ricorso alla violenza da parte di gruppi che agiscono senza controllo”. Inoltre - osservano i presuli venezuelani - il Paese ha continuato ad assistere a numerose perquisizioni senza motivo così come all’applicazione di multe, atti in cui il denominatore comune è l’uso della forza. Nel campo internazionale, i vescovi rilevano poi “le tensioni che si sono create per via dei conflitti con l’Honduras e la Colombia”. “Tutte queste situazioni - precisa la dichiarazione - sono causa di inquietudine e angoscia fra la popolazione”. La chiusura di numerose radiostazioni - si legge nel comunicato - “mette in dubbio il pluralismo e la libertà d’espressione che la legge garantisce. D’altra parte, la misura colpisce centinaia di venezuelani e venezuelane che resteranno senza un’occupazione e senza un futuro per le loro famiglie”. I presuli denunciano anche l’approvazione, in prima lettura, della Legge organica sul sistema educativo nazionale perché fatta “da un giorno all’altro (…), senza dibattito e senza tener conto del contributo fornito tempestivamente da parte di diverse organizzazioni della società civile. Tutto ciò “mina la partecipazione cittadina, serena e dialogante, e naturalmente ostacola il bene comune della società”. Con riferimento alla continua polemica delle autorità venezuelane nei confronti di quelle della Colombia, che ormai va avanti da diversi anni, i vescovi ritengono che “questo conflitto ostacoli la convivenza pacifica desiderata dai due Paesi e la tranquillità” di tantissimi “colombiani che vivono e lavorano in Venezuela” (…), mettendo in “pericolo la sopravvivenza di migliaia di persone e famiglie che vivono dello scambio commerciale tra le due nazioni”. Infine, la Conferenza episcopale del Venezuela “chiede a tutti, al governo e ai cittadini, di agire per aprire spazi di dialogo e intesa, centrando l’attenzione sui problemi più urgenti della popolazione”. Concludendo la propria esortazione, i presuli citano come urgenti necessità da curare: l’insicurezza dei cittadini, l’instabilità nel campo lavorativo e “il rispetto del tempo vocazionale inteso come quel tempo che serve per alimentare lo spirito con i valori superiori della carità e dell’amicizia”. (A cura di Luis Badilla)







All the contents on this site are copyrighted ©.