2009-08-08 15:40:24

Pakistan: i talebani smentiscono la morte del loro leader


Continua il giallo sulla morte di Baitullah Meshud, il capo dei talebani pakistani che sarebbe stato ucciso tre giorni fa da un missile partito da un drone statunitense. Inizialmente uno dei collaboratori di Meshud aveva confermato la versione pakistano-americana: il leader, considerato il nemico pubblico numero uno, si trovava sul tetto della casa del suocero insieme con la moglie quando è stato colpito da uno strike mirato di un aereo senza pilota. Il ministro degli Esteri di Islamabad, Shah Mehmood Qureshi, ha dichiarato ieri di essere “abbastanza sicuro” che Meshud sia stato ucciso, così come comunicato dall’intelligence nazionale. Ma uno dei più stretti collaboratori del leader, il comandante Hakimullah Mehsud, probabilmente designato a succedergli alla guida dei talebani nel Paese, ha smentito alla Bbc la notizia della morte, bollandola come “propaganda nemica”. Le autorità militari pakistane avevano già dichiarato morto Baitullah Meshud due anni fa.

Il mandato britannico in Afghanistan sarà ancora lungo
“La missione militare in Afghanistan potrebbe durare per altri 40 anni”, ha detto al Times di Londra il nuovo comandante dell’esercito britannico, il generale David Richards, che entrerà in servizio il prossimo 28 agosto. Il generale ha spiegato che il ruolo delle forze armate “evolverà” ma che il processo di costruzione del Paese sarà ancora lungo.

Italia: la Gazzetta ufficiale pubblica il regolamento sulle cosiddette ronde
Oggi in Italia la Gazzetta ufficiale pubblica il regolamento per la costituzione delle cosiddette ‘ronde’. E’ certo il divieto di portare armi (compresi oggetti contundenti e bombolette con spray urticante), di muoversi con mezzi di trasporto, di fare giri di ispezione con cani al guinzaglio. Si parla di un massimo di tre persone, con piu' di 25 anni, ma il ministro Maroni ha annunciato l’abbassamento a 18. Dall’opposizione pareri negativi. Ferrero del Prc fa appello ai sindaci perché fermino un’iniziativa che nel migliore dei casi – dice – “produrra' solo guasti e confusione”. Poi c’è la bocciatura del sindaco di Napoli, Iervolino, che giudica le ronde "inutili e improduttive". E il parere contrario del sindacato Siulp di Polizia che invita a ricordare “il vero problema: il taglio di 3 miliardi di euro al comparto difesa-sicurezza delle forze dell’ordine”. Di cosa può rappresentare l’entrata in vigore delle ronde Fausta Speranza ha parlato con Marco Tarquinio, editorialista e vicedirettore di Avvenire:RealAudioMP3

R. – Da un punto di vista simbolico potremmo dire che segna l’istituzionalizzazione di un sentimento di diffidenza e di preoccupazione. E’ un momento di passaggio che induce a perplessità e vigilanza.

 
D. – Nel percorso che c’è stato, dal primo momento del decreto legge all’interno del pacchetto sicurezza ad oggi, al momento della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, dobbiamo dire che qualcosa è stato rivisto…

 
R. – Sì, qualcosa è stato rivisto. Sembrerebbe, sulla carta, che sia stato sgombrato il campo dal rischio che si creino strutture di tipo paramilitare. Niente divise, niente simboli di partito, no alla militanza in un partito per gli aderenti alle associazioni di volontariato di sicurezza e nessuna retribuzione – questo è importante perché le risorse devono rimanere destinate alle forze dell’ordine regolari -. Questi sono aspetti potenzialmente positivi. Tra gli aspetti che invece lasciano ancora perplessi, se sarà confermato il dato dell’abbassamento dell’età da 25 a 18 anni degli aderenti a queste associazioni di volontariato di sicurezza, c’è un potenziale di immaturità delle persone che potrebbero far parte di questi pattugliamenti notturni, partecipare ad essi, che ci darà da riflettere.

 
D. – Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, della maggioranza, approva il provvedimento ma raccomanda: “Non parliamo di giustizia fai da te, non le chiamiamo ronde” e poi dice che vanno contestualizzate in un contesto di volontariato sociale. Che dire a proposito di questo?

 
R. – Che possa trattarsi di una forma di volontariato sociale, questo è possibile e sarebbe anche auspicabile, nella misura in cui un’attività di vigilanza ausiliare che affianca quella delle forze dell’ordine, ma non la sostituisce in alcun modo, dovesse rivelarsi un modo per essere responsabili del proprio territorio, allora un’iniziativa di questo tipo verrebbe guardata con simpatia e con favore. Se invece dovesse trattarsi di una forma di presa sul territorio, di controllo, con un marcato significato anche politico, a questo punto dovrebbero essere avanzati di nuovo tutti quei dubbi e quelle perplessità che erano già state messe in campo. Dovremo cercare di capire bene come queste associazioni si costituiranno, se saranno cioè associazioni “per” qualcosa, nella tradizione italiana, o saranno associazioni “contro” qualcosa. Questa sarebbe una rivoluzione negativa che non possiamo permetterci e non dovrebbe essere tollerata.

 
La Libia minaccia sanzioni per i pescherecci italiani che sconfinano
Tripoli annuncia la linea dura sui pescherecci italiani che sconfinano nelle acque territoriali libiche: “Sequestro delle quantità di pesce a bordo”, “sequestro di tutte le attrezzature di pesca”, “pagamento di sanzioni pecuniarie che potrebbero raggiungere il valore dello stesso peschereccio”. In un comunicato dell’ambasciata libica a Roma si spiega che “i termini generali” sullo sfruttamento delle risorse marine del Paese sono stati definiti durante la visita del leader Muammar Gheddafi in Italia, in un memorandum d’intesa. Secondo il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, “la Libia ha voluto dare all'Italia un segnale” quando l'altro ieri alcuni pescherecci italiani entrati in acque libiche “sono stati rilasciati senza pagare sanzioni”, ma “è ovvio che la Libia voglia però richiamare al fatto che le regole debbano essere rispettate, come noi pretendiamo in Italia che rispettino le nostre”.

Iran: seconda sessione del processo ai manifestanti
Si è aperta a Teheran la seconda sessione del maxiprocesso contro le persone coinvolte nelle proteste post-elettorali iniziate a giugno dopo la vittoria di Mahmoud Ahmadinejad. Fra gli imputati c’è un’insegnante francese e un dipendente iraniano dell’ambasciata britannica. Sono accusati di spionaggio, violenze e attentato alla sicurezza nazionale e rischiano dai cinque anni di reclusione alla pena di morte. La prima sessione si era svolta la scorsa settimana. L’opposizione giudica le udienze “un processo spettacolo”. La polizia antisommossa ha disperso i parenti degli imputati che si erano radunati davanti al tribunale.

Indonesia
In un’operazione durata oltre dieci ore in un villaggio al centro dell’isola di Giava, la polizia indonesiana ha ucciso un uomo ritenuto il ricercato numero uno del Paese. Noordin Mohammad Top, di 41 anni, fino a poco tempo fa fra i leader dell’organizzazione terroristica Jemaah Islamiah, legata ad al Qaeda, era asserragliato in un’abitazione. E’ sospettato di essere stato l’ideatore delle stragi più gravi che hanno colpito l’Indonesia: fra queste l’attentato suicida a una discoteca di Bali nel 2002, nel quale morirono oltre 200 persone, o l’attacco all’Hotel Marriott nel 2003, colpito nuovamente poche settimane fa. Noordin era al terzo posto nella lista degli uomini più ricercati del mondo stilata dall’Fbi. Per accertarsi della sua identità le autorità di Giacarta hanno chiesto l’esame del Dna sul corpo.

Cala la disoccupazione americana e salgono le Borse
Ieri Wall Street ha chiuso con il risultato migliore dall’inizio dell’anno – il Dow Jones ha guadagnato l’1,23 per cento - dopo la diffusione dei nuovi dati sulla disoccupazione negli Stati Uniti. Nel mese di luglio hanno perso il lavoro almeno 247 mila persone contro le 443 mila del mese precedente e il tasso di disoccupazione è sceso dello 0,1 per cento al 9,4 per cento, il primo calo dall’aprile del 2008. “Il peggio della recessione potrebbe essere passato”, ha commentato il presidente americano, Barack Obama. Dopo una partenza tentennante, trainate dall’entusiasmo dei mercati americani, anche le piazze europee hanno chiuso in positivo.

Torna l’ambasciatore del Venezuela in Colombia
Il presidente venezuelano, Hugo Chávez, ha disposto il ritorno dell’ambasciatore di Caracas in Colombia. La rappresentanza diplomatica era stata ritirata qualche giorno fa come segnale di protesta contro la decisione del presidente colombiano, Alvaro Uribe, di chiedere agli Stati Uniti un aiuto militare per combattere il narcotraffico. Secondo l’accordo, che dovrebbe essere firmato presto, gli Stati Uniti avranno l’utilizzo di sette basi dell’esercito di Bogotà. I Paesi dell’area hanno protestato contro l’accordo, che, secondo Caracas, rappresenta “un’aggressione”.

Sudafrica - Clinton
Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha incontrato oggi a Durban il presidente sudafricano, Jakob Zuma, per rafforzare i legami fra gli Stati Uniti e la nazione africana. A Cape Town dovrebbe vedere l’ex presidente de Klerk, insignito del Premio Nobel per la pace con Nelson Mandela, che Clinton ha incontrato ieri a Johannesburg.

Oggi: giura il primo giudice donna della Corte Suprema
Si svolge oggi presso il palazzo della Corte Suprema americana a Washington il giuramento di Sonia Sotomayor, primo giudice donna ispanico e terza donna nella storia dell’Alta Corte. La sua nomina era stata confermata giovedì dal Senato americano con 68 voti a favore e 31 contrari.

Medvedev scrive a Sarkozy
“La comunità internazionale non può ignorare l’esistenza indipendente di Abkhazia e Ossezia del sud”, ha scritto il presidente russo, Dmitri Medvedev, in una lettera all’omologo francese, Nicolas Sarkozy, nel primo anniversario del conflitto russo-georgiano. Nella missiva Medvedev ha sottolineato il “grande contributo” nella risoluzione della guerra di Sarkozy, all’epoca presidente di turno dell’Unione europea. Medvedev oggi è a Vladikavkaz, in Ossezia del nord, per premiare i soldati e i medici russi che si sono distinti durante le operazioni di un anno fa. Intanto il presidente della Georgia, Mikhail Saakashvili, ha dichiarato al quotidiano britannico Times che il premier russo, Vladimir Putin, “è determinato a ucciderlo per le sue ambizioni di restaurare l’ex impero sovietico”.

Confermato Mahmoud Abbas alla guida di Fatah
Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas - conosciuto come Abu Mazen – è stato rieletto alla guida del partito di maggioranza Fatah. L’assemblea non ha votato perché Abbas, leader di Fatah da cinque anni, era l’unico candidato.

Si aggrava il bilancio del naufragio al largo delle isole Tonga
Si aggrava il bilancio del naufragio del battello Pacific Princess Ashika, avvenuto nella notte fra mercoledì e giovedì al largo di Nuku'alofa, capitale delle isole Tonga, nel Pacifico centrale. Da un nuovo controllo alla lista dei passeggeri il numero dei dispersi è salito a 87. Le autorità nutrono scarse speranze di ritrovare qualche naufrago ancora in vita. (Panoramica internazionale a cura di Valentina Fizzotti)

 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 220

 
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