2009-08-08 15:59:40

Il cardinale Bergoglio: povertà e ingiustizie in Argentina nascoste dalla Tv


I cattolici argentini hanno celebrato ieri una delle feste religiose più sentite nel Paese, quella di San Gaetano, cofondatore dell'Ordine dei Chierici Regolari Teatini. Nel corso dell’omelia della Santa Messa commemorativa, l’arcivescovo di Buenos Aires, cardinale Jorge Bergoglio, ha esortato i fedeli a cercare, insieme con il Santo sacerdote “giustizia, pane e lavoro”. San Gaetano, figlio prediletto di Gesù, ha osservato il porporato, ci insegna a “cercare insieme, per tutti”, in particolare a cercare “per coloro i cui volti sofferenti ci feriscono perché è un’ingiustizia che nella nostra Patria, benedetta da Dio, a tanti manchi il lavoro e il pane”. “Quando abbiamo il coraggio di guardare fino in fondo il volto di coloro che soffrono si verifica un miracolo: ci appare il volto di Gesù”. Perciò - ha esortato il cardinale Jorge Bergoglio - vi invito a non aver paura di guardare negli occhi le persone che soffrono. Vedremo il volto di Cristo e Lui ci trasmetterà la sua forza e la sua pace. (…) Guardando questi volti il nostro cuore, come dice San Paolo, si riempirà con i ‘sentimenti di Gesù’. Sarà il momento di metterci alla ricerca della giustizia, del pane e del lavoro, con la fame e la sete dei veri cristiani”. L’arcivescovo di Buenos Aires, seguendo le riflessioni del documento di Aparecida, ha dedicato buona parte delle sue meditazioni al grave problema dell’esclusione sociale che tanto preoccupa la Chiesa argentina. “Il nostro, a volte è un mondo crudele”, ha sottolineato il porporato “poiché prima esclude il volto dell’altro e poi, non lo ascolta, e infine lo disprezza e lo abbandona come un qualcosa che avanza. Nella nostra città c’è gente che ha un posto, che sta dentro, ma c’è anche gente che non conta, che viene lasciata da parte”. Spesso, osserva l’arcivescovo, la Tv ci nasconde i volti reali delle persone e ci mostra ciò che si desidera e che comunque non disturba. “La Tv ci mostra mille cose e alla fine ciascuno di noi vede ma non sente. I volti reali sono un’altra cosa. Nella vita tutto è diverso perché ci guardiamo in volto e ora passiamo davanti a San Gaetano perché vogliamo che ci guardi negli occhi. Noi vogliamo contemplare il suo volto per vedere il volto di Gesù, che accanto al nostro Santo patrono, ci mostra il volto degli altri”. Alle riflessioni del cardinale Bergoglio sulla dura realtà dei più poveri e “senza volto” nella società del consumo, dell’iniquità e dello spettacolo, hanno fatto eco le parole del portavoce dell’Episcopato argentino, padre Jorge Oesterheld, che ha invitato tutti a “non coprire il sole con le mani” e quindi a prendere coscienza, come invita Benedetto XVI, del bisogno di affrontare e combattere lo “scandalo della povertà” e di assecondare i sentimenti più nobili del popolo argentino “che non desidera abituarsi alla povertà e all’ingiustizia come se fossero fatti normali e scontati”. “Oggi - ha concluso - siamo di fronte ad una povertà nuova, differente che abbiamo identificato nell’esclusione; fenomeno sociale che determina chi serve e chi non serve, chi sta dentro e chi sta fuori, chi ha diritti e chi non ha diritti”. Per il portavoce, come già ha segnalato l’Episcopato, occorre che tutti, governo, partiti, istituzioni e associazioni territoriali, aprano un “dialogo serio per vedere come affrontare insieme la lotta contro la povertà e l’esclusione. Non è ammissibile discutere sulla povertà mentre nelle nostre strade ci sono bambini e giovani che non mangiano”. (L.B.)







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