2009-08-07 15:06:24

Pakistan: la Chiesa cattolica raccoglie firme per abolire la legge sulla blasfemia


Il governo è più “sensibile” che in passato ai problemi causati dalla legge sulla blasfemia, ma un cambiamento sarà possibile solo se “vi è un movimento di massa” alle nostre spalle. Per questo abbiamo deciso di lanciare “una campagna di raccolta firme in tutto il Paese”. È quanto afferma ad AsiaNews Peter Jacob, segretario esecutivo della Commissione nazionale di Giustizia e Pace (Ncjp) della Chiesa cattolica in Pakistan. Ieri Yousuf Raza Gilani, premier pakistano, e Mian Shahbaz Sharif, primo ministro del Punjab, hanno visitato le famiglie cristiane di Gojra, colpite dalle violenze degli estremisti islamici. Il premier ha incontrato i leader cristiani e ha assicurato “giustizia e risarcimenti”. Una Tv privata pakistana riferisce inoltre che Gilani avrebbe annunciato una “revisione della legge” sulla blasfemia, pur non menzionando in maniera diretta la norma. Governo più sensibile, dunque, ma – commenta Peter Jacob – “è compito della società civile promuovere la questione. Le persone sono solidali con le vittime delle violenze ed è una solidarietà che può aiutare al cambiamento”. Egli spiega che il punto chiave è “la pressione che sarà in grado di esercitare la società civile sul governo”. In passato il governo di Pervez Musharraf ha più volte promesso una riforma della legge sulla blasfemia, ma le posizioni radicali di una parte del Paese hanno bloccato un reale cambiamento. “Abbiamo deciso di promuovere una campagna di raccolta firme – anticipa il segretario esecutivo di Ncjp – in tutto il Paese e contiamo di raccogliere centinaia di migliaia di adesioni nei prossimi 40 giorni”. In riferimento alle violenze anticristiane a Gojra, intanto, la Commissione pakistana per i diritti umani (Hrcp) denuncia che non si è trattato di “una reazione spontanea a un caso di blasfemia”, ma è stata “pianificata con largo anticipo”. (S.G.)







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