2009-08-07 15:29:57

L'impegno dei missionari Cappuccini in Madagascar al fianco di malati e bambini


Nel 2002 il Madagascar ha ricevuto dall'Organizzazione mondiale della sanità il “trofeo della vittoria contro la lebbra”, malattia che ha flagellato l'isola per molti anni e che oggi è sotto controllo anche grazie al capillare impegno dei missionari cattolici. Per questo - informa Asianews - il Centro Saint Damien ad Ambanja, fondato dai Frati Cappuccini negli anni '60, si è riconvertito e si dedica oggi alla cura di altre malattie di tipo epidemico, a cominciare dalla tubercolosi. Il protocollo adottato per scongiurare la segregazione dei contagiati – due mesi in ospedale, sei di cure ambulatoriali – ha convinto il sistema sanitario pubblico e l'intero servizio è indicato come modello anche per l'efficiente sistema di auto-sostentamento alimentare che include la coltivazione di diversi ettari di terreno. Visti gli importanti risultati ottenuti oggi il centro si è lanciato in un terzo polo di attività, la scolarizzazione di bambini. “Può sembrare paradossale mettere insieme lebbra, tubercolosi e bambini – scrive su Continenti il Direttore dell'ex Léproserie St. Damien, padre Marino Brizi – ma è meglio così, perché i ragazzi, oltre a imparare a leggere e a scrivere, imparano così anche a prevenire le malattie che curiamo. L'analfabetismo è l'inizio di un circolo vizioso: ignoranza, mancanza di igiene, sottosviluppo, povertà, lebbra. Spezzando l'anello dell'ignoranza si vince anche la malattia”. Attualmente gli studenti ospitati sono circa 120, più altri 80 seguiti direttamente in città tramite le adozioni a distanza. La Léproserie sopravvive nel centro medico-chirurgico fondato dal padre cappuccino Stefano Scaringella. Ogni anno vengono effettuate 6-7 mila visite, circa 2.500 interventi di chirurgia generale, 300 di oftalmologia e 200 parti cesarei. (S.G.)







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