La Comunità Missionaria di Villaregia dà il via al MeetinGiovani 2009
Musiche e danze dal mondo ma anche momenti di spiritualità alla terza edizione del
MeetinGiovani 2009. Da oggi più di 1500 giovani provenienti da vari Paesi si incontreranno
a Porto Viro, in provincia di Rovigo, in un grande abbraccio fraterno contro le barriere
culturali. “Scatena la vita” è il motto che scandirà tutte le giornate del raduno
internazionale organizzato dalla Comunità Missionaria di Villaregia. Il servizio di
Mariella Pugliesi:
Arrivano
dal Perù e dal Brasile, dalla Costa d’Avorio e dall’Europa. I ragazzi, uniti dall’amore
verso Dio e dalla voglia di stare insieme, sono pronti per quattro giorni di amicizia,
solidarietà e conoscenza tra i popoli. La fondatrice Maria Luigia Corona
descrive così lo spirito del MeetinGiovani:
R. –
Daremo uno sguardo alla bellezza della vita e alla sofferenza della vita, alle catene
che paralizzano, che rallentano la freschezza, la gioia, la crescita, e scopriremo
che qualcosa ha la forza di liberarsi e quel qualcosa è l’amore, l’amore per la persona.
Ed insieme prenderemo l’impegno, non soltanto di permettere al Signore di sciogliere
le nostre catene, ma insieme prenderemo l’impegno di sciogliere le catene degli altri.
In questo senso, “scateniamo la vita” ha anche il sapore di un impegno per i giovani.
Naturalmente assieme alla verità, quello che scatena la vita, che scatena la gioia,
che fa riscoprire la bellezza di credere, la bellezza di essere amici, la bellezza
di essere fratelli senza frontiere, è la stessa esperienza di incontro, perché gli
stimoli offerti dalla Verità uniscono anche i momenti interattivi, momenti di interculturalità
proprio all’insegna di uno sguardo amoroso, di uno sguardo di amicizia, che considera
ricchezza la diversità.
Anche padre Luigi
Prandin, il sacerdote missionario fondatore della Comunità di Villaregia,
sottolinea coma l’alto valore di questa esperienza sia fonte di arricchimento per
i ragazzi:
R. – Ci sembra che i giovani sentano il
bisogno anche di un’amicizia universale e sentano la bellezza di incontrare altri
giovani. Credo che loro, tornando a casa, si porteranno questi valori e non li distruggeranno
facilmente. Certi giovani vengono anche da Paesi molto poveri, non soltanto poveri
di cibo, ma anche poveri di scuole, poveri di studio e, quindi, anche poveri intellettualmente.
Ma quando vedono queste cose sognano, desiderano e fanno di tutto per poter incontrare
questi valori nel giovane che si spegne, che si brucia, nel giovane che cerca questi
valori.