Il cardinale Cipriani: ispirarsi al Vangelo nelle scelte politiche
Cercare, trovare Cristo nel quotidiano, in tutti gli aspetti della vita ordinaria.
È questa la straordinarietà alla quale è chiamato ogni uomo di buona volontà. Allora
in tutte le azioni umane, anche nella vita politica, occorre ricercare quell'illuminazione
che viene dalla Chiesa e dal suo magistero. Ciò, al fine di poter leggere i segni
del tempo e operare nella verità e per la verità ponendo al centro il bene integrale
della persona. Questa, in sintesi, la riflessione del cardinale Juan Luis Cipriani
Thorne, che riprende alcuni dei temi dell’omelia della Messa e del Te Deum celebrati
per il 188.mo anniversario dell'indipendenza del Perú. Il porporato ha sottolineato
che quando l'azione politica viene a confrontarsi con principi morali che non ammettono
deroghe o qualsivoglia eccezione e compromesso, allora l'impegno dei cattolici si
carica di responsabilità. Nel caso delle leggi in materia di aborto e di eutanasia,
occorre tener presenti le esigenze etico-morali fondamentali e irrinunciabili, così
da tutelare il diritto primario alla vita a partire dal suo concepimento fino al suo
termine naturale. Il cardinale Cipriani ha messo anche in guardia circa le idolatrie
antiche e nuove che offuscano l'orizzonte dell'esistenza: materialismo, consumismo,
edonismo, assolutizzazione del potere economico e politico. Idolatrie che appiattiscono
l'uomo alla mera dimensione terrena e possono rallentare se non impedire il “salto
di qualità nella verità che salva e fa liberi”. “La sfida della fraternità — ha concluso
— è ciò che darà anima a questo grande Paese. Non solo la condivisione di cose materiali,
ma quella dimensione più profonda di amore per il prossimo, che non è un fattore produttivo,
ma un essere umano, una creatura di Dio”. (E.V.)