2009-08-04 15:52:16

India: l'aiuto degli ospedali cattolici del Kerala alle donne che vogliono annullare la sterilizzazione


I vescovi del Kerala “daranno un aiuto alle donne che vogliono capovolgere la loro sterilizzazione”. Lo ha affermato padre Jose Kottayil, segretario della Commissione per la famiglia della Conferenza episcopale del Kerala (Kcbc), in India. E ha aggiunto: “Vogliamo abbassare il prezzo di questa operazione negli ospedali amministrati dalla Chiesa, da 40 mila a 10 mila rupie”. La sterilizzazione maschile e soprattutto femminile – informa "AsiaNews" – è praticata in India fin dagli anni ’60 come metodo per il controllo della popolazione e negli anni ’70 veniva praticata anche con la violenza; ora viene proposta con incentivi economici. La fascia di popolazione presa di mira è sempre la stessa: i poveri, le minoranze, i musulmani e i cristiani. La facilitazione per tornare indietro dalla sterilizzazione, offerta dalla Kcbc, è uno dei modi in cui la Chiesa keralese si preoccupa di incoraggiare famiglie cristiane a fare più figli. A causa della pubblicità nelle scuole e nella società, e all’emarginazione governativa per chi ha più di due figli, negli ultimi 50 anni la popolazione cattolica del Kerala è diminuita dal 24% al 19%. Nel 2006 la Chiesa locale ha pubblicato una lettera pastorale esortando i fedeli ad avere più bambini. Questa proposta ha creato tensioni con lo Stato keralese che invece vuole attuare programmi di controllo delle nascite per mantenere attorno al 2% la crescita della popolazione. L’anno scorso i vescovi hanno contestato un progetto di legge per il controllo delle nascite che propone di penalizzare, con una multa di 10 mila euro, chi ha un terzo figlio. Tali famiglie, inoltre, non avrebbero potuto usufruire dell’educazione gratuita e delle cure negli ospedali governativi. La legge avrebbe punito anche coloro che esortavano ad avere più figli. (S.G.)







All the contents on this site are copyrighted ©.