Sei militari delle forze internazionali in Afghanistan (Isaf) sono stati uccisi tra
oggi e ieri sera in differenti scontri nel sud e nell'est del Paese. Lo ha reso noto
oggi la stessa Isaf a Kabul. Il servizio di Virginia Volpe:
Nel primo
incidente, avvenuto in una imprecisata località dell'Afghanistan meridionale, due
soldati sono morti quando il loro veicolo ha toccato un ordigno esplosivo collocato
al bordo di una strada. Nel secondo un militare dell'Isaf è morto in uno scontro a
fuoco con i talebani in una zona montuosa nell'est del Paese. Infine, sempre nell’est,
hanno preso la vita tre militari statunitensi, mentre combattevano contro un commando
armato. Dall'inizio di agosto, dieci esponenti dell'Isaf hanno perso la vita in Afghanistan.
Commentando questi episodi, e le altre quattro vittime militari annunciate ieri, il
generale Eric Tramblay, portavoce dell'Isaf ha detto ai giornalisti: “Ieri é stato
un durissimo giorno per l'Isaf perché abbiamo perso molti soldati che si stanno battendo
per fornire sicurezza alla popolazione afghana”. Sempre ieri le fonti militari internazionali
avevano reso noto che tre soldati statunitensi ed un francese erano morti. Le perdite
di militari stranieri in Afghanistan a luglio, sono state 75 e hanno raggiunto il
record assoluto dalla cacciata dei talebani nel 2001. Più di 100 mila soldati stranieri
sono schierati nel Paese in due forze internazionali, l'Isaf della Nato e l'Operazione
Enduring Freedom a guida statunitense.
Iraq Almeno
cinque persone sono rimaste uccise da un’autobomba esplosa in un mercato nel centro
di Haditha, nella parte occidentale dell’Iraq. Lo hanno riferito fonti di polizia.
I feriti sono circa 34. Haditha si trova lungo la strada tra Baghdad e il confine
siriano nella provincia di Anbar, tradizionale roccaforte degli estremisti sunniti.
Iran La
tv di Stato iraniana ha confermato che tre cittadini americani, due uomini e una donna,
sono stati arrestati in Iran, vicino al confine iracheno. I tre avrebbero passato
la frontiera con l'Iran a Ahmad Awa, circa 90 km a nord-est dalla città irachena di
Suleimaniyah, in una zona impervia ma frequentata da turisti stranieri. Gli Stati
Uniti hanno chiesto alla Svizzera, che rappresenta gli interessi americani in Iran,
di informarsi presso le autorità iraniane per avere una conferma dell'arresto. Intanto
è iniziato a Teheran il processo contro un centinaio di "ribelli" arrestati durante
le manifestazioni di protesta dopo le elezioni presidenziali del 12 giugno scorso.
L'ex presidente riformista Mohammad Khatami ha denunciato il processo, definendolo
''contrario alla Costituzione, alla legge e ai diritti dei cittadini'', in un comunicato
pubblicato oggi dal suo ufficio.
Nigeria Più di 700 persone sono
rimaste uccise durante gli scontri avvenuti nel nord della Nigeria nei giorni scorsi
tra le forze di sicurezza e un gruppo di seguaci della setta islamica Boko Haram.
Questo è il numero ufficiale delle vittime, reso noto da fonti militari. In un primo
tempo sembrava che il numero delle vittime fosse di circa 300 persone.
Spagna Gli
inquirenti spagnoli hanno diffuso a Maiorca nomi e foto dei presunti responsabili
dell'attentato di venerdì, chiedendo ai cittadini di collaborare alle indagini. Più
di 1.600 agenti sono impegnati nell'"Operazione Gabbia" alla ricerca dei terroristi
dell'Eta. Sebbene la polizia sia convinta che i terroristi siano ancora sull'isola,
la bomba esplosa aveva un timer, che se collocato la notte prima dell'attentato avrebbe
permesso loro di fuggire. È questa le tesi sostenuta da alcuni giornali spagnoli,
come El Pais e ABC. Nonostante l’esplosione oggi cominciano a Maiorca le loro vacanze
estive re Juan Carlos e la regina Sofia. Cresce intanto in Spagna l'allerta per il
timore di nuovi attentati nel 50.mo della fondazione dell'Eta. Celebrati i funerali
dei 2 agenti uccisi.
India Centomila persone evacuate in India. Secondo
fonti stampa, a causa delle esondazioni del fiume Bagmati, nello stato orientale del
Bihar, sono migliaia i senzatetto. Oltre 200 i villaggi inondati. I maggiori disagi
nei pressi di Tajpur, nel distretto di Sitamrhi. Numeri ufficiali non sono ancora
stati forniti, ma sembra che ci siano almeno una decina di morti tra i quali alcuni
bambini trasportati via dalla furia delle acque. Diverse le vie di comunicazione interrotte,
sia terrestri che ferroviarie. Situazione opposta nello Stato confinante del Jharkhand,
colpito dalla siccità e dove in 11 dei 24 distretti è stato dichiarato lo stato di
emergenza.
Filippine Omaggio a Corazon Aquino, ex presidente delle
Filippine, morta all'età di 76 anni. Migliaia di persone, vestite di giallo, il colore
dei suoi sostenitori, si sono raccolte in mattinata davanti alla scuola cattolica
di La Salle Greenhills, a Manila, per l'ultimo saluto all'ex capo di Stato che ha
riportato la democrazia nel Paese. Il feretro è esposto proprio nella scuola. I funerali
saranno celebrati il 5 agosto in forma privata.
Israele Migliaia
di persone hanno sfilato a Tel Aviv per denunciare l'attacco alla comunità omosessuale,
dopo la sparatoria in un locale frequentato da gay. Il bilancio è di 2 morti e circa
15 feriti. L'aggressore, un uomo armato di fucile, ha aperto il fuoco all'impazzata
poi si è dato alla fuga. Le vittime sono un giovane di 24 anni e una ragazza di 17.
Alcuni dei feriti sono gravi. Chiusi per precauzione altri locali gay della zona,
mentre è iniziata la ricerca del killer. Una dura condanna all'attacco è giunta anche
dal rabbinato di Gerusalemme.
Indonesia Un velivolo con a bordo almeno
16 persone, tra cui due bambini e tre membri dell’equipaggio è scomparso dai radar
mentre sorvolava la regione indonesiana di Papua. Lo ha riferito l'aviazione civile,
secondo cui l'aereo, un Twin Otter, stava compiendo un volo regolare, quando il segnale
con la torre di controllo si è interrotto. La zona sorvolata è una giungla impenetrabile
e nel passato i velivoli caduti non sono mai stati ritrovati.
Malaysia In
Malaysia migliaia di oppositori (forse 10 mila) sono scesi in piazza nella capitale
Kuala Lumpur per chiedere l'abolizione di una controversa legge che prevede la detenzione
senza processo. La polizia li ha affrontati usando gas lacrimogeni e idranti e arrestando
quasi 600 manifestanti. A guidare la protesta il leader dell'opposizione, Anwar Ibrahim,
secondo il quale la legge è stata impiegata come strumento contro gli oppositori politici.
In base alla legge contestata, l'Internal Security Act, sono tuttora in carcere 12
persone sospettate di legami con il gruppo terroristico islamico Jemaah Islamiyah
(Ji). Ma secondo molti osservatori, la norma è stata utilizzata anche contro gruppi
oppositori politici, fra cui lo stesso Anwar. (Panoramica internazionale a cura
di Virginia Volpe)
Bollettino del Radiogiornale della
Radio Vaticana Anno LIII no. 214
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