Sant’Egidio: segnali positivi nel mondo per l’abolizione della pena di morte
Tre fatti di rilievo si sono concentrati negli ultimi giorni sulla strada dell’abolizione
della pena di morte e di una soglia più alta di giustizia, capace di rispettare la
vita, che fanno da contrappeso con la decisione del Giappone di dare seguito a nuove
sentenze capitali. Lo dichiara, in una nota pubblicata dal Sir, la Comunità di Sant’Egidio,
con riferimento agli avvenimenti che si sono succeduti negli ultimi giorni: la fine
della pena di morte in Kazakhstan per legge; l’introduzione dell’Ufficio legale per
la pena capitale nello Stato del Texas, per aiutare i ricorsi in appello dei condannati
a morte che a causa della difesa legale inconsistente, perdono la possibilità di rispettare
le scadenze di legge per i loro appelli; e l’annuncio del vicepresidente della Corte
Suprema cinese, Zhang Jun, della scelta di ricorrere sempre più spesso alla “pena
di morte con commutazione”, “per ridurre in maniera rilevante il numero delle esecuzioni”.
Si tratta di “segnali importanti”, sottolinea la Comunità, “che vanno accolti con
favore perché si arrivi presto a una moratoria universale e al rifiuto globale delle
esecuzioni almeno per i minori al momento dei reati, per i disabili mentali, per le
donne in gravidanza, rifiutate già dalla gran parte della coscienza del mondo”. (V.V.)