Nigeria: 600 morti negli scontri tra esercito ed estremisti islamici
L’esercito nigeriano avanza nello Stato del Borno, dove da domenica proseguono gli
scontri tra forze governative e milizie islamiche che, secondo l’ultime stime, sono
costati la vita a oltre 600 persone. Questa mattina sono cessati i combattimenti nella
città di Maiduguri, dopo che le truppe regolari hanno espugnato le roccaforti dei
ribelli. I militanti della setta radicale Boko Haram sostengono di battersi per l’introduzione
della legge islamica e contro un modello culturale di tipo occidentale. Il servizio
di Marco Guerra:
Non accennano
a fermarsi le violenze in diversi Stati del nord della Nigeria a maggioranza musulamana.
L’epicentro del conflitto resta tuttavia Maiduguri, capitale dello Stato del Borno.
In città i combattimenti sono andati avanti tutta la notte con l’esercito regolare
che è riuscito a riconquistare sei quartieri che erano sotto il controllo degli estremisti
islamici. Stando a testimoni ci sono centinaia di morti per le strade. Altre fonti
locali parlano anche di un raid su una moschea costato la vita a 90 miliziani. Ma
il colpo più duro, secondo l’esercito, è l’uccisione del 'numero due' della setta
fondamentalista. Intanto, il leader, Mohammed Yusuf, è riuscito a fuggire insieme
con i ribelli che tenevano segregati in un edificio 180 persone tra cui donne e bambini.
La roccaforte del gruppo radicale Boko Haram sembra quindi espugnata. Gli esperti
ritengono improbabile che alla controffensiva dell’esercito i militanti siano in grado
di opporre una risposta di fuoco della stessa intensità. Tuttavia migliaia di persone
sarebbero fuggite da Maiduguri nel timore di altre violenze e rappresaglie.
Nuovo
attentato in Spagna Almeno 2 persone sono morte in seguito alla forte esplosione
avvenuta oggi fuori dalla caserma della Guardia Civil di Maiorca, nell’arcipelago
delle Baleari. Ci sono anche diversi feriti. L’attentato arriva ad appena 24 ore dall’attacco
rivendicato dall’Eta al quartier generale della Guardia Civil a Burgos, nel nord del
Paese, in cui sono rimaste ferite 54 persone.
Risultati delle elezioni parlamentari
in Moldova Dopo la chiusura delle urne nella Repubblica della Moldova arrivano
i primi risultati delle elezioni parlamentari: il Partito comunista ha ottenuto al
maggioranza relativa. Tuttavia l'opposizione filo-occidentale ha annunciato che formerà
una grande coalizione per governare il Paese. Il servizio di Mariella Pugliesi:
Nemmeno
questa volta è stato raggiunto il numero di seggi necessario per eleggere il nuovo
presidente. I risultati delle elezioni parlamentari della Repubblica della Moldova
hanno confermato il primato del Partito comunista che però arretra rispetto all’opposizione.
Servono almeno 61 seggi per ottenere la maggioranza assoluta e formare un nuovo governo.
La coalizione dei quattro partiti d’opposizione ha raggiunto una maggioranza di 53
seggi su 101. Il Partito comunista dell’attuale presidente Voronin ha ottenuto 48
deputati in Parlamento. La speranza di superare lo stallo politico che colpisce il
Paese dall’aprile scorso sembra ancora lontana. Il mancato appoggio dell’opposizione
in Parlamento per la nomina del prossimo presidente potrebbe ripetersi. Attimi di
tensione infine in un villaggio a sud della capitale dell’ex Repubblica sovietica
quando in un seggio elettorale un membro del Partito comunista ha sparato contro un
militante dell’opposizione che ha riportato lievi ferite.
Iran Torna
alta la tensione nella capitale iraniana, nel giorno in cui il leader dell’opposizione
Mir Hossein Mussavi e Mehdi Karroubi si sono recati al cimitero di Teheran per commemorare
le prime vittime degli scontri post elettorali, fra le quali Neda, la ragazza divenuta
simbolo della rivolta contro la rielezione del presidente Mahmud Ahmadinejad. La polizia
ha disperso la folla radunata davanti le tombe delle vittime. Numerosi anche gli arresti.
Il leader riformista Mir Hossein Mossavi è stato costretto ad allontanarsi appena
pochi minuti dopo il suo arrivo. I due ex candidati alle elezioni avevano inizialmente
chiesto l'autorizzazione ad un "raduno silenzioso" al Grand Mosala nel centro di Teheran,
ma le autorità avevano respinto la richiesta. Sabato prossimo è in programma il processo
per una ventina di persone arrestate durante le manifestazioni dello scorso mese di
giugno, mentre dagli Stati Uniti il segretario di Stato Hillary Clinton ha chiesto
la liberazione dei prigionieri. Il prossimo 3 agosto si terrà poi la cerimonia di
investitura ufficiale del presidente Ahmadinejad. Il giuramento è previsto invece
per il 5 agosto davanti al Parlamento.
Iraq-Kurdistan In Iraq Massud
Barzani è stato rieletto presidente della regione autonoma del Kurdistan con circa
il 70 per cento dei voti. La sua formazione, il Partito democratico del Kurdistan,
insieme con l’Unione patriottica del Kurdistan, guidata dal presidente iracheno Talabani,
si è confermata forza di maggioranza in seno al Parlamento regionale con oltre il
57 per cento delle preferenze. Intanto continuano gli attenti nel Paese, una bomba
è esplosa questa mattina all’interno di un palazzo nella città di Baquba, a nord est
di Baghdad, provocando la morte di 4 persone e il ferimento di altre 18. L’edificio
era usato da un movimento locale di riforma e sviluppo.
Obama su recessione
negli Stati Uniti L’uscita degli Stati Uniti dalla recessione e la riforma
sanitaria: sono questi i due temi affrontati dal presidente Barack Obama di fronte
ai cittadini del North Carolina e della Virginia. Molte le resistenze al progetto
di Obama per un accesso più democratico all’assistenza sanitaria,. Iil presidente
l’ha difesa affermando che si tratta di “una delle riforme di cui l'America ha più
bisogno". Da New York ci riferisce Elena Molinari:
“Gli Stati
Uniti potrebbero stare assistendo alla fine della recessione”. Non si sgancia dal
condizionale Barack Obama, ma è abbastanza sicuro dei dati che ha in mano da sostenere
che “abbiamo fermato la caduta libera, il mercato è in positivo e il sistema finanziario
non è più sull’orlo del collasso”. Il presidente americano ha tenuto a prendersi il
merito di alcuni fatti. “Abbiamo visto i prezzi delle case salire per la prima volta
in tre anni - ha infatti elencato - le cose stanno andando meglio”. Per il capo della
Casa bianca dunque questo è forse l’inizio della fine e sono stati i suoi interventi,
ha aggiunto, in aiuto delle banche e dell’industria dell’auto a evitare una nuova
depressione. Obama ha quindi concluso rinnovando una promessa, non chiederà alla middle
class di tirare la cinghia né per ridurre il deficit federale, né per pagare i conti
della riforma della sanità.
Algeria In Algeria
torna a colpire il terrorismo di matrice islamica. 20 sodati dell'esercito algerino
sono stati uccisi e altri sette sono rimasti gravemente feriti dopo l'agguato sferrato
nella provincia di Tebassa. Stando alle prime informazioni, sembra che i terroristi
avessero piazzato alcuni ordigni sul terreno che sono esplosi al passaggio dei soldati.
In diverse operazioni condotte negli ultimi giorni l'esercito algerino ha ucciso 16
miliziani integralisti.
Corea Sempre tesi i rapporti fra le due Coree
dopo il sequestro di un peschereccio sud coreano da parte delle autorità di Pyongyang,
avvenuto stamani. Il governo di Seul ha chiesto l’immediato rilascio dell’imbarcazione
e dei quattro membri dell’equipaggio. Sul versante nucleare il segretario generale
delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, non ha escluso la possibilità di una sua missione
in Corea del Nord e ha apprezzato l’idea di un dialogo diretto con gli Stati Uniti,
lanciata nei giorni scorsi dal regime di Kim Jong-il.
Test del vaccino anti
Influenza A negli Usa Se la situazione dei contagi della nuova influenza A-H1N1
dovesse peggiorare, l'esercito statunitense potrebbe scendere in campo per far fronte
all'epidemia collaborando con le autorità civili. Sono le direttive di un nuovo piano
statunitense anti-influenza che attende ancora il via libera del segretario alla Difesa,
Robert Gates. Intanto gli Stati Uniti hanno iniziato i test del vaccino sugli esseri
umani ma i dati sulle sostanze immunizzanti non arriveranno prima della fine di settembre.
Più di 160 milioni di persone statunitensi saranno sottoposte a metà ottobre al vaccino:
donne incinte, bambini piccoli, medici, infermieri e i giovani adulti di età compresa
tra i 19 ed i 24 anni sono i soggetti più a rischio e verranno per prima immunizzati.
Sono quasi 7000 i casi di nuova influenza registrati nelle ultime 24 ore nel mondo,
oltre 100 i decessi.
Birmania Alla vigilia della sentenza nel processo
contro la leader dell'opposizione birmana Aung San Suu Kyi, la stampa ufficiale birmana
mette in guardia contro manifestazioni di protesta e invita i cittadini a vigilare
sulle possibili incitazioni a scendere in piazza. Il Premio Nobel per la Pace, processata
per violazione degli arresti domiciliari, rischia una condanna fino a cinque anni
di carcere che la escluderebbero dalle elezioni che la giunta militare vuole organizzare
il prossimo anno. Gli Stati Uniti hanno deciso oggi di rinnovare per altri tre anni
le sanzioni commerciali nei confronti della Birmania, in particolare quelle sul commercio
delle pietre preziose. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra e Mariella
Pugliesi) Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 211
E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.