L’Onu costretta a dimezzare gli aiuti contro la fame nel mondo
Il Programma Alimentare dell’Onu sarà costretto a ridurre drasticamente gli aiuti
per il 2009 portandoli da 6,7 miliardi di dollari a 3,7, malgrado la crisi economica
abbia aumentato le necessità. Lo ha annunciato a Washington la direttrice Josette
Sheeran sottolineando che diversi Paesi non hanno onorato gli impegni presi con l’agenzia.
Il deficit, “pericoloso e senza precedenti” mette a rischio oltre un miliardo di persone.
Servono misure immediate e adeguate per affrontare questa drammatica situazione. Sono
comunque diversi e molteplici i modi per aiutare le Nazioni Unite a combattere la
fame nel mondo. Si può ad esempio partecipare ad un gioco presente sul sito www.freerice.com.
Per ogni risposta esatta al quiz presente sul sito, vengono donati dieci chicchi di
riso al Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite. I visitatori sono migliaia:
durante il primo anno di attività sono stati raccolti 40 miliardi di chicchi, sufficienti
a sfamare più di due milioni di persone al giorno. Fondato nell’ottobre 2007 da John
Breen, Free Rice è stato devoluto al World Food Program a marzo. A pagare il riso
sono degli sponsor che sostengono progetti di scolarizzazione gratuita e di aiuto
alimentare. Le pubblicità appaiono ad ogni risposta corretta. Secondo stime delle
Nazioni Unite sono almeno 25 mila le persone al giorno che muoiono per cause legate
alla fame e alla malnutrizione. (A.L.)