Vietnam: un sacerdote picchiato da teppisti è in coma. Proteste dei cattolici in
tutto il Paese
Domenica mattina padre Paul Nguyen, parroco di Du Loc, si stava recando alla parrocchia
di Tam Toa, per celebrare la Messa che doveva dare inizio alla manifestazione di protesta
in seguito al pestaggio subito da diversi fedeli della parrocchia. Quando ha visto
che alcuni teppisti stavano aggredendo tre donne, ha cercato di intervenire, ma “prima
che potessi parlare – ha detto il sacerdote – i malviventi hanno lasciato la presa
delle donne e mi hanno picchiato con brutalità, avendomi riconosciuto come prete.
C’erano almeno 30 poliziotti in uniforme lì vicino e sono rimasti a guardare con indifferenza
mentre subivo l’attacco”. I picchiatori - riferisce l'agenzia AsiaNews - gli hanno
rotto alcune costole e ferito al viso e alla testa, finché un gruppo di fedeli non
lo ha liberato e lo ha portato all’ospedale. In seguito il gruppo di teppisti è arrivato
all’ospedale e ha circondato l’edificio. L’ufficio diocesano di Vinh (300 km a sud
di Hanoi) ha domandato a padre Peter, parroco di Ha Loi, la parrocchia vicina, di
visitare il padre Paul. Lì un gruppo di persone ha circondato il prete e lo ha picchiato
in modo crudele prima di gettarlo dal secondo piano dell’ospedale. Ora padre Peter
è ricoverato in coma e le sue condizioni sono molto critiche. La notizia degli assalti
ai due sacerdoti e agli altri fedeli di Dong Hoi ha innescato una nuova serie di proteste.
A Ho Chi Minh City più di 2 mila cattolici hanno partecipato a una veglia di preghiera
al convento dei redentoristi, chiedendo al governo vietnamita di fermare subito la
persecuzione contro la Chiesa. L’ufficio diocesano di Vinh, rende noto l'agenzia AsiaNews,
ha inoltre denunciato il fatto che i teppisti abbiano anche attaccato qualunque persona
avesse un segno religioso cattolico indosso. In particolare sono stati picchiati selvaggiamente
una donna e suo figlio di 9 anni. (A cura di Virginia Volpe)