La cooperazione Usa-Cina nelle intenzioni di Barak Obama
“Stati Uniti e Cina devono cooperare per un futuro energetico sostenibile, pulito
e sicuro”, ma anche per trovare un “terreno comune” sul fronte della tutela dei diritti
umani. Questo l’appello che il presidente americano, Barack Obama, ha lanciato alla
Cina aprendo i colloqui di Washington sul dialogo strategico ed economico tra le due
grandi potenze. Su questo possibile fronte comune di Washington e Pechino, sullo sviluppo
ecosostenibile e sulla salvaguardia delle prerogative fondamentali della persona,
Giancarlo La Vella ha parlato con Dennis Redmont, responsabile comunicazione
del Consiglio Italia-Usa:
R. - Gli
Stati Uniti e la Cina 30 anni fa non avevano relazioni diplomatiche. Oggi, invece,
hanno un legame che li tiene insieme, con il debito americano che è tenuto dai risparmiatori
cinesi. A distanza di 30 anni, questo dialogo strategico è un buon punto di partenza.
Il dialogo degli americani è di questo tipo: cinesi, voi volete che fra 50 anni tutti
dicano che la Cina è responsabile del riscaldamento del pianeta? I cinesi naturalmente
vogliono crescere, però sanno che la loro sorte è intimamente legata a quella degli
Stati Uniti. D. - E’ possibile da parte degli Stati Uniti coinvolgere la
Cina anche nel dibattito internazionale più vasto che riguarda la mediazione per le
aree "calde" del mondo? R. - Sarà molto interessante vedere
quale sarà l’atteggiamento della Cina a fine settembre, quando si parlerà delle sanzioni
da imporre all’Iran. Questo sarà un test per vedere se nella comunità internazionale
la Cina vuole essere più attiva rispetto al passato. E anche in relazione alla Nord
Corea, che sta sviluppando la sua strategia nucleare, potrebbe essere un banco di
prova. Perciò, quest’anno vedremo dei segni tangibili su questo.