Oltre 2.000 persone al Fiuggi Film Festival: premiati Di Chio e De Mata
E’ stato dedicato a Gianni Astrei, fondatore del Fiuggi Family Festival scomparso
a maggio, il triangolare di calcio fra la nazionale dei sindaci, quella di Confindustria
e la rappresentativa delle famiglie numerose ieri sera a Fiuggi. Per la seconda giornata
del Festival dedicato al cinema per la famiglia, inaugurato sabato, i visitatori erano
oltre 2.000. La kermesse si è aperta con la consegna di due premi. Uno, nelle intenzioni
di Astrei prima della sua scomparsa, è andato a Federico di Chio, responsabile del
digitale terrestre di Mediaset, per il “desiderio di premiare la bontà degli sforzi
compiuti da Di Chio per orientare la linea editoriale della programmazione del digitale
terrestre di Mediaset in un ottica di rispetto per i valori familiari e di difesa
del pubblico dei bambini”. L’altro premiato è Luca de Mata direttore di Fides e regista
di documentari girati nelle zone più povere del mondo, motivato dalla “sua dedizione
e il suo impegno professionale a favore della pace e del dialogo fra i popoli e le
religioni di tutto il mondo”. Una puntata del suo documentario sul dramma dell'emigrazione
clandestina, “La valigia con lo spago”, andato in onda su Raiuno, sarà mostrata durante
il Festival. Il premio “Family and Italian Style”, in collaborazione con la Fondazione
Perseus e l’Alta Scuola in media, comunicazione e spettacolo (Almed) dell’Università
Cattolica del Sacro Cuore, sarà assegnato da una giuria ai tre vincitori fra le otto
sceneggiature selezionate. “Siamo molto soddisfatti della qualità delle sceneggiature
finaliste – ha detto Armando Fumagalli, docente della Cattolica e presidente della
giuria - sono di generi diversi (tre commedie, tre drammi, un action adventure, un
film a cartoni animati) e tutte pienamente in linea con i valori promossi dal concorso.
Gli autori non sono solo italiani, ma c’è già una significativa presenza di stranieri.
In secondo luogo l’età media degli autori finalisti è molto bassa: pochissimi superano
i quarant’anni e ci sono vari autori con meno di trent’anni”. (V.F.)