2009-07-27 15:27:01

Al Giffoni Film Festival gli affetti speciali prevalgono sugli effetti speciali


Ha ottenuto un gran successo la trentanovesima edizione del Giffoni Film Festival, l’evento nato in Campania dall’idea di promuovere il cinema per ragazzi. La rassegna cinematografica che si distingue da tutti gli altri appuntamenti per la sensibilità nella scelta dei film e per la giuria composta da soli giovani ha acquistato negli anni una rilevanza internazionale. Un bilancio complessivo dell’edizione 2009 è stato fatto da Manlio Castagna, vicedirettore artistico del festival, al microfono di Mariella Pugliesi:RealAudioMP3

R. – Il bilancio vero è un bilancio emotivo, nel senso di ciò che ha prodotto questo festival su chi l’ha vissuto in qualche modo: sia attraverso gli ospiti, che si sono qui raccontati e hanno fatto un’esperienza vera con i ragazzi in giuria, sia attraverso i film che hanno avuto la capacità di generare tantissime riflessioni, tantissime argomentazioni su problematiche più o meno legate al tema del tabù.

 
D. – L’edizione del Giffoni Experience ha infatti ruotato intorno al tema del tabù. Può spiegarci come è stato sviluppato l’argomento?

 
R. – Si è sviluppato principalmente a partire dai film che hanno affrontato con molta forza in più di un’occasione il tema della morte, declinata su varie sfumature. Dal suicidio, che è stato più volte al centro di pellicole, fino ad arrivare all’elaborazione del lutto della perdita di un genitore o della morte di un amico, di un fratello. In particolar modo, il tema del suicidio era al centro del film vincitore della categoria + 16, cioè quella dei più grandi, nel film “My Suicide”.

 
D. – Oggi quali sono i prodotti per ragazzi proposti dall’industria cinematografica? C’è la necessità di una responsabilità etica?

 
R. – Sicuramente sì, perché la fetta maggiore del pubblico cinematografico è senza dubbio quello giovanile. Quindi, in qualche modo il cinema ha l’obbligo di interrogarsi sul suo pubblico e quindi di interrogarsi sui temi e sul linguaggio proposti, e quindi sia le immagini, sia le parole. L’etica comunque deve essere al centro della riflessione di tutti i mass media e in particolare del cinema. C’è però un cinema per ragazzi invece che è capace di dare degli input, dare delle riflessioni forti e questo è il cinema che a noi piace, a Giffoni. Più che gli “effetti speciali”, a noi piacciono gli “affetti speciali”.







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