Al Giffoni Film Festival gli affetti speciali prevalgono sugli effetti speciali
Ha ottenuto un gran successo la trentanovesima edizione del Giffoni Film Festival,
l’evento nato in Campania dall’idea di promuovere il cinema per ragazzi. La rassegna
cinematografica che si distingue da tutti gli altri appuntamenti per la sensibilità
nella scelta dei film e per la giuria composta da soli giovani ha acquistato negli
anni una rilevanza internazionale. Un bilancio complessivo dell’edizione 2009 è stato
fatto da Manlio Castagna, vicedirettore artistico del festival, al microfono
di Mariella Pugliesi:
R. – Il bilancio
vero è un bilancio emotivo, nel senso di ciò che ha prodotto questo festival su chi
l’ha vissuto in qualche modo: sia attraverso gli ospiti, che si sono qui raccontati
e hanno fatto un’esperienza vera con i ragazzi in giuria, sia attraverso i film che
hanno avuto la capacità di generare tantissime riflessioni, tantissime argomentazioni
su problematiche più o meno legate al tema del tabù.
D.
– L’edizione del Giffoni Experience ha infatti ruotato intorno al tema del tabù. Può
spiegarci come è stato sviluppato l’argomento?
R.
– Si è sviluppato principalmente a partire dai film che hanno affrontato con molta
forza in più di un’occasione il tema della morte, declinata su varie sfumature. Dal
suicidio, che è stato più volte al centro di pellicole, fino ad arrivare all’elaborazione
del lutto della perdita di un genitore o della morte di un amico, di un fratello.
In particolar modo, il tema del suicidio era al centro del film vincitore della categoria
+ 16, cioè quella dei più grandi, nel film “My Suicide”.
D.
– Oggi quali sono i prodotti per ragazzi proposti dall’industria cinematografica?
C’è la necessità di una responsabilità etica?
R.
– Sicuramente sì, perché la fetta maggiore del pubblico cinematografico è senza dubbio
quello giovanile. Quindi, in qualche modo il cinema ha l’obbligo di interrogarsi sul
suo pubblico e quindi di interrogarsi sui temi e sul linguaggio proposti, e quindi
sia le immagini, sia le parole. L’etica comunque deve essere al centro della riflessione
di tutti i mass media e in particolare del cinema. C’è però un cinema per ragazzi
invece che è capace di dare degli input, dare delle riflessioni forti e questo è il
cinema che a noi piace, a Giffoni. Più che gli “effetti speciali”, a noi piacciono
gli “affetti speciali”.