2009-07-25 16:20:07

Spagna: aumenta la violenza sessuale fra i minori. Appello del Forum della Famiglia


Meno di dieci giorni fa una bambina è stata violentata in una piscina pubblica a Baena, vicino a Granada. I cinque aggressori erano tutti minorenni. Tre giorni dopo, a Isla Nueva, Huelva, i giovanissimi stupratori di una bambina erano in sette. A Córdoba i responsabili di un altro caso di violenza di gruppo di minorenni ai danni di coetanee, interrogati dalla polizia, non avevano ben chiaro come mai si stesse censurando la loro condotta. L’allarme è talmente diffuso nel Paese che in molti hanno chiesto una revisione della Legge del minore per punire questo tipo di reato. Intanto la Spagna attende la riforma della legge sull’aborto dopo l’estate secondo la quale - se dovesse passare la bozza presentata dal governo Zapatero e sostenuta dal ministro per le Pari opportunità, Bibiana Aido - le ragazzine potranno abortire a partire dai sedici anni senza il consenso dei genitori. Forse è ora di rivedere l’educazione affettivo-sessuale proposta ai giovani spagnoli da scuola e televisioni, dice il Forum spagnolo della Famiglia (Fef). Nel sistema scolastico spagnolo vige lo stesso principio sulla “salute sessuale e riproduttiva“ che sta alla base della nuova legge sull’interruzione di gravidanza al vaglio delle Camere, l’introduzione forzata nella vita dei ragazzi della visione meccanicistica dell’affettività. Che, esattamente come in Inghilterra, oltre a non aver limitato le gravidanze fra i banchi di scuola né il numero degli aborti ha finito per diventare la radice di condotte patologiche davanti alle quali tutti si scandalizzano. “La presentazione permanente della sessualità come di una sfera autonoma ed estranea alla responsabilità come se fosse un fine in sé, la canalizzazione collettiva delle relazioni sessuali, la trivializzazione delle conseguenze delle stesse attraverso la facilitazione dell'aborto, dei preservativi e della pillola del giorno dopo, insieme a tutto un modello di condotta che attraverso i media si pone ossessivamente a disposizione dei nostri giovani promuovendo l'irresponsabilità sessuale, hanno molto a che vedere con ciò che è accaduto“, ha spiegato il presidente dell’Fef, Benigno Blanco. Perché i ragazzi sono bombardati da pornografia e violenza. Bisogna rivedere l’approccio delle scuole alla materia e aprire un dibattito che vada al di là delle sanzioni imponibili, suggerisce il Forum. "L'ossessione di una parte importante dei poteri pubblici per la banalizzazione della sessualità e per il fatto di slegarla totalmente dall'impegno personale e stabile nella coppia e dalla funzione riproduttiva – ha detto Blanco - sta provocando enormi danni alla vita di molte persone, nella salute pubblica e, nelle sue manifestazioni estreme, perfino nel rispetto della libertà altrui come in questi casi di violenza”. (V.F.)







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