2009-07-25 15:56:22

Al via il Fiuggi Family Festival


Si apre nel pomeriggio di oggi a Fiuggi – per chiudersi il primo agosto – la seconda edizione del Fiuggi Family Festival, una manifestazione cinematografica organizzata con il patrocinio del Forum delle Associazioni Familiari, nata per aiutare il cinema a confrontarsi con i genitori e i figli, con la società nel suo insieme, per ampliare i propri confini e il proprio pubblico. Il servizio di Luca Pellegrini.RealAudioMP3

Parlare alle famiglie attraverso il cinema, renderle protagoniste nell’universo poliedrico della creazione artistica e culturale dando un duplice contributo: la crescita di valori condivisi e la crescita di un cinema di qualità. Sfide impossibili? A Fiuggi, nell’inaugurare oggi la seconda edizione del Festival, le premesse sono più che positive. Giornate dense di appuntamenti dove il divertimento si sposa con l’impegno e la riflessione: dalle anteprime, assai attese, di Era Glaciale 3 e di decine di altri film per famiglia, alla retrospettiva dei più bei cartoni animati della storia. Poi tanti documentari sui bambini e gli adolescenti di tutto il mondo e convegni per i genitori che accompagnano i più piccoli a scoprire le meraviglie e le sorprese del grande schermo. Ne è entusiasta Andrea Piersanti, direttore artistico del Festival, al quale abbiamo chiesto per quale motivo ha sentito l’esigenza di creare questa originale manifestazione:

 
R. – L’idea di restituire al pubblico, soprattutto al pubblico famigliare che è il più importante per il successo di un film, il posto centrale sul tappeto rosso mi è sembrato il motivo migliore per organizzare un altro festival cinematografico in un panorama che pure è molto affollato.

 
D. - Con quali criteri sono state scelte le pellicole?

 
R. – Con il buon senso del padre di famiglia. Nelle famiglie italiane, soprattutto nelle nuove famiglie italiane, entra una enorme quantità di informazioni su tutte le piattaforme; cinema, televisione, internet, telefonia mobile. Questi contenuti non vengono più filtrati da nessun criterio di giudizio, da nessuna analisi di tipo valoriale. Fare un Family Festival significa provare a mettere un po’ d’ordine in questa grande confusione e overload di informazioni che arrivano nelle teste e nelle famiglie degli italiani. Quindi, il Festival propone sicuramente del grande intrattenimento per i bambini, per i più piccoli, ma entra anche in profondità su temi di scottante attualità. Abbiamo quest’anno una rassegna molto intensa con dei documentari che provengono da tutto il mondo, soprattutto dalle zone più disagiate del mondo, per raccontare come vivono le famiglie l’infanzia, l’adolescenza, nelle altre zone del mondo.

 
D. - Dalle vostre proposte come ne esce arricchito il pubblico così eterogeneo delle famiglie?

 
R. – Il Festival è organizzato in modo tale che accanto alle proiezioni cinematografiche ci siano anche degli incontri di analisi del linguaggio e di analisi dei contenuti. Quindi, hanno la possibilità di vedere prodotti che normalmente la televisione o la distribuzione cinematografica italiana non programma e poi hanno la possibilità durante tutta la settimana di parlare direttamente con gli esperti, con i registi, con i produttori, in uno scambio di informazioni che è il sale della crescita e che permette finalmente di stabilire un dialogo, reale, schietto e soprattutto costruttivo tra chi produce i contenuti dell’intrattenimento famigliare e chi di questi contenuti usufruisce nella propria dieta mediatica quotidiana.







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