2009-07-24 15:47:04

"Ti perdono": queste le ultime parole del sacerdote assassinato a Cuba


Padre Isidro Hoyos, sacerdote che esercita il suo ministero a Cuba e amico di padre Mariano Arroyo ucciso pochi giorni fa alla periferia di L'Avana, ha rivelato che le ultime parole del sacerdote prima di morire, secondo quanto confessato dal suo presunto assassino, sono state: “Ti perdono”. Padre Hoyos lo ha affermato in un'intervista concessa al "Diario Montañés" di Santander (Spagna), località in cui si trova per un periodo di riposo. Il 13 luglio scorso, la polizia cubana ha rinvenuto all'Avana il cadavere di padre Arroyo nella sua casa. Era stato pugnalato e presentava bruciature su alcune parti del corpo. Appena quattro mesi prima, un altro sacerdote spagnolo compagno di entrambi, Eduardo de la Fuente, era stato ucciso nella stessa città. Padre Hoyos si è recato a Cuba spinto da padre Arroyo nel 2000, e svolge il suo apostolato in una “città-dormitorio” di 100.000 abitanti in cui la sua è l'unica parrocchia. “E' una casetta con un cortile, un granello di sabbia. Di domenica ci sono le celebrazioni, alle quali assistono circa 300 persone. E' poco, ma prima non c'era nulla”. Per lui non è difficile essere sacerdote all'Avana: “La gente ti tratta molto bene. Non ero abituato all'adorazione della figura del sacerdote. I cubani hanno una grande rispetto nei confronti del sacro”. Il presbitero - riferisce l'agenzia Zenit - è d'accordo sul fatto che la morte di padre Arroyo e quella di padre de la Fuente non siano collegate, e che l'ultimo assassinio sia stato provocato da un tentativo di furto. Padre Hoyos tornerà all'Avana il 28 agosto e afferma di non aver paura: “Non credo che si tratti di una catena senza fine. Ho un impegno con quelle persone e lo rispetterò. Mi sembrerebbe una codardia non tornare. Non dico che sia necessario, ma sento il dovere di farlo”. (R.P.)







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