Restano in carcere in Cina i sei blogger che hanno denunciato uno stupro
Sono ancora in carcere – denuncia l’associazione Reporter senza frontiere - i sei
blogger (You Jingyou, Fan Yanqiong, Wu Huaying, Guo Baofeng, Qun Huanhui e sua moglie),
arrestati in Cina, a fine giugno 2009, dalle autorità della provincia di Fujian,
nel sud-est del Paese, con l'accusa di "diffamazione" e "alto tradimento". I blogger
avevano pubblicato degli articoli su una ragazza, Yan Xiaoling, che sarebbe morta,
l'11 febbraio 2008, a seguito di uno stupro collettivo. I blogger arrestati avevano,
nei loro articoli, riportato le prime dichiarazioni degli infermieri che avevano soccorso
la vittima e che parlavano di morte per forte emorragia dovuta allo stupro di almeno
cinque o sei persone. Dati contestati dalle autorità locali che avevano subito dichiarato
che nessuna violenza era stata inflitta a Yan Xiaoling. Affermazioni che avevano chiuso
un'inchiesta mai aperta. Nessuno risulta imputato. Ai sei blogger imprigionati è stata
recentemente vietata una visita de i loro avvocati in base all'articolo 96 della seconda
sezione del Codice penale cinese, secondo il quale le autorità possono impedire l'incontro
tra l'avvocato e il suo cliente, se si tratta di un caso che può riguardare un segreto
di Stato. (R.G.)