Il riposo del Papa in montagna tra riflessioni e incontri con gli abitanti di Les
Combes. Domani i Vespri ad Aosta, sabato controllo radiologico al polso
Ad Aosta, c’è fermento e clima di vigilia per la visita che nel pomeriggio di domani
Benedetto XVI farà alla città, per la recita dei Vespri in programma nella cattedrale.
Intanto, nello chalet di Les Combes e nei dintorni il Papa vive ore di distensione,
di tanto in tanto caratterizzate - come accaduto ieri - da qualche occasionale incontro
con alcuni degli abitanti della piccola frazione di Introd. E si profila anche un
nuovo controllo al polso fratturato del Pontefice, da parte dei sanitari dell’Ospedale
Parini e dello staff medico vaticano. Alessandro De Carolis ne ha parlato
con il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, raggiunto
telefonicamente a Les Combes:
R. - Ieri
sera, nel corso della sua passeggiata abituale, il Papa - giunto praticamente fino
all'abitato di Les Combes - ha incontrato un gruppetto di bambini, accompagnati dalle
mamme, e si è intrattenuto con loro. E' stato un momento simpatico e anche curioso,
perché uno dei bimbi ha raccontato che nella vicina Val di Rem, dove lui si trova
d’inverno, ci sono sei metri di neve e il Papa ha reagito con un’evidente e naturale
stupore: come si fa a vivere con sei metri di neve? E’ stato un piacevole momento
di incontro. Oggi, poi, il Papa ha avuto una mattinata normale, mentre ieri il cardinale
Bertone gli ha portato diversi dossier ruguardanti attuali problemi nel governo della
Chiesa, che il Papa sta studiando, leggendo e sui quali sta riflettendo in questo
periodo.
D. – Come è stato detto più volte, il Papa
sta imparando a modificare qualcuna delle sue abitudini a causa dell’infortunio, infortunio
che viene tenuto costantemente sotto controllo dai sanitari di Aosta. E’ previsto
un nuovo controllo a breve?
R. - Sì, oggi viene portato
dall’ospedale di Aosta alla residenza del Papa un apparato radiologico portatile,
leggero, che permetterà di compiere, sabato mattina, un esame radiologico di controllo,
che è normale in queste situazioni. Oltre ai medici vaticani - il dott. Polisca e
il dott. Berti - che sono qui, normalmente, durante le vacanze del Papa, parteciperà
a questo esame il dott. Manuel Mancini, il primario che ha operato il Santo Padre.
Inoltre, giungerà qui anche il prof. Vincenzo Sessa, che è il primario ortopedico
del Fatebenefratelli di Roma: è un collaboratore abituale, specialistico, dei Servizi
sanitari vaticani e sarà colui che, dal punto di vista ortopedico, seguirà il Santo
Padre dopo il suo ritorno a Castel Gandolfo e a Roma. In questo modo, si garantisce
la continuità dell’assistenza medica.
D. - Ad Aosta,
intanto, è clima di vigilia per l’arrivo di Benedetto XVI, domani…
R.
- Sì, i preparativi sono in corso: sono state montate le telecamere, sono stati approntati
gli ambienti in modo tale che tutto si possa svolgere nel modo migliore. E’ molto
bello il fatto che il Papa potrà attraversare - speriamo che il tempo sia buono -
le vie storiche centrali della città con grande presenza di popolo. In questo modo
la città potrà accogliere Benedetto XVI, anche se solo 400 persone potranno essere
presenti direttamente alla celebrazione dei Vespri. Ma la trasmissione sia radiofonica
sia televisiva permetterà a molti, che desiderano farsi vicini e pregare per il Papa
in questa circostanza, di essere anch’essi presenti.