Domani straordinaria apertura in notturna dei Musei Vaticani. Il direttore Paolucci:
restituire il museo ai cittadini
Apertura straordinaria domani sera per i Musei Vaticani: il pubblico potrà visitare
la Cappella Sistina, le Stanze di Raffaello e le altre meraviglie dei Musei dalle
19.00 alle 23.00. Per questo evento speciale è obbligatoria la prenotazione online
tramite il sito ufficiale dei Musei Vaticani. Quale lo scopo di questa apertura straordinaria?
Fabio Colagrande lo ha chiesto al direttore dei Musei Vaticani, Antonio
Paolucci:
R. – Restituire
il Museo ai suoi legittimi proprietari, cioè i cittadini della città dove il museo
è nato e ha preso forma. Perché i musei che attirano le moltitudini di popolazioni
da ogni angolo del mondo - gli Uffizi di Firenze come il Louvre di Parigi - sono musei
che i cittadini di quella città non sentono più loro, sono stati in qualche modo espropriati,
portati via, occupati dai turisti. Tutto questo rende in termini di reddito, di occupazione,
di notorietà, e quindi la gente tutto sommato è contenta però è anche consapevole
che quello che era suo ora non lo è più. Per questa ragione, come fatto simbolico,
per la durata di una sera, di un giorno di luglio dell’estate del 2009, vogliamo che
i romani entrino nel Museo che i Papi hanno voluto per l’ecumene cristiano naturalmente,
per la gloria della Città eterna e quindi anche per i cittadini di Roma.
D.
- Quindi, domani dalle 19 alle 23 con ultimo ingresso alle 21.30 voi non vi aspettate
le comitive dei viaggi organizzati…
R. – No, perché
quelle hanno tempi rigorosamente prescritti. Il giapponese o l’americano che viene
a Roma, in Italia, in un “all inclusive tour” ha il suo tempo misurato e calibrato
al minuto; perché arrivino le comitive di questo genere bisognava dare la comunicazione
di un’apertura notturna un anno fa specificando il giorno preciso, ecc., e quindi
non mi aspetto che arrivi quel tipo di turismo organizzato. Mi aspetto che arrivi
il turismo individuale, soprattutto mi aspetto che arrivi la gente di Roma, il popolo
di Roma.
D. – Possiamo parlare di un’iniziativa sperimentale,
in questo senso?
R. – Sì, lo è sicuramente perché
la mia speranza e il mio orgoglio è che possa essere replicata già in questa estate,
già in settembre, e poi messa a regime con giorni certi nell’anno prossimo. Ma questo
è tutto da verificare.
D. – In un articolo apparso
recentemente su L’Osservatore Romano lei dava un consiglio ai possibili visitatori
di questa serata ai Musei Vaticani…
R. – Mi piaceva
soprattutto ricordare che esiste un posto magico nel percorso dei Musei Vaticani,
il cosiddetto Cortile Ottagono. Il Cortile ottagono sta sul Colle del Belvedere, sta
nel cuore dei Musei Vaticani, è come un perno intorno al quale si dislocano le varie
gallerie, le collezioni e quant’altro. Cosa c’è in questo spazio museale straordinariamente
geniale? Fu un Papa di fine settecento a inventarlo, si chiamava Clemente XIV. Ci
sono i capolavori assoluti della grande statuaria antica. C’è il Laocoonte, c’è l’Apollo
del Belvedere e ci sono i capolavori dell’arte che allora era moderna: c’è Antonio
Canova, per esempio. C’è soprattutto questa idea straordinaria che non c’è il tetto,
c’è il cielo di Roma sopra il Cortile Ottagono, e le sculture e i capolavori della
statuaria di ogni epoca stanno dislocate in nicchie e in alloggiamenti che stanno
nel portico. Uno può girare questo cortile porticato, sa di avere sopra di sé il cielo
di Roma e tutto intorno a lui sente quasi il respiro di questo immenso museo che noi
nominiamo al plurale: i Musei Vaticani. (Montaggio a cura di Maria Brigini)