A Chianciano Terme sessione di formazione ecumenica sulla "Parola della Croce"
Alla base della 46ª sessione di formazione ecumenica, promossa dal Segretariato attività
ecumeniche (Sae) dal 26 luglio al 1° agosto a Chianciano Terme, c'è “il desiderio
di trovare davanti alla Croce e alla parola della croce una spinta ad uscire dalle
secche in cui da un po' di anni sembra essersi incagliato il movimento ecumenico”.
Lo dice Meo Gnocchi, presidente del Sae, in un'intervista all'agenzia Sir, nella quale
spiega la scelta del tema di quest'anno: “La Parola della Croce. Interrogativi e speranze
per l’ecumenismo e il dialogo”. “Di fronte alla croce, al Dio della croce che è il
Dio dell'Amore che si spoglia, si abbassa, si dona – prosegue Gnocchi - si spera che
anche i credenti, i cristiani, le Chiese possano imparare a spogliarsi un po' delle
loro presunzioni, delle loro pretese di potere, delle loro arroganze o delle loro
chiusure dentro immagini di sé e formulazioni della propria esperienze che non consentono
di superare certi steccati”. Per il responsabile del segretariato ecumenico “ha agito,
dunque, questo desiderio di trovare alla radice e di fronte alla sconcertante e scandalosa
evidenza della Croce una spinta a ritrovare un'ispirazione in senso ecumenico. Con
questo tema vogliamo tornare alle fonti del proprio credere, del proprio essere, della
propria esperienza di fede e di vita ecclesiale”. Il tema sarà sviluppato a partire
dalle diverse letture della croce date nelle prime comunità cristiane e riflesse negli
scritti neotestamentari. Per poi passare ai grandi filoni teologici occidentali e
orientali. “Accanto a questi percorsi tradizionali – sottolinea Gnocchi - abbiamo
chiesto l'intervento della teologa cattolica Cristina Simonelli, che ci parlerà delle
teologie femministe a proposito della Croce, che hanno riflettuto soprattutto sull'idea
del sacrificio e hanno alcune piste di ricerca interessanti”. Quest'anno la sessione
sarà caratterizzata, oltre che dalle tradizionali relazioni, da momenti di riflessione
attraverso la narrazione. Come giovedì 30 luglio, quando la serata sarà dedicata al
50° anniversario dell'annuncio del Concilio, attraverso lo spettacolo 'Il Papa, la
luna e la carezza' messo in scena da Marco Capedelli e dal gruppo “Il Nardo”. Nel
corso della sessione sarà ricordato anche il 500° dalla nascita di Giovanni Calvino.
E durante i vari incontri prenderanno la parola anche autorevoli esponenti di ebraismo
e islam. (R.P.)