2009-07-23 15:19:49

A Chianciano Terme sessione di formazione ecumenica sulla "Parola della Croce"


Alla base della 46ª sessione di formazione ecumenica, promossa dal Segretariato attività ecumeniche (Sae) dal 26 luglio al 1° agosto a Chianciano Terme, c'è “il desiderio di trovare davanti alla Croce e alla parola della croce una spinta ad uscire dalle secche in cui da un po' di anni sembra essersi incagliato il movimento ecumenico”. Lo dice Meo Gnocchi, presidente del Sae, in un'intervista all'agenzia Sir, nella quale spiega la scelta del tema di quest'anno: “La Parola della Croce. Interrogativi e speranze per l’ecumenismo e il dialogo”. “Di fronte alla croce, al Dio della croce che è il Dio dell'Amore che si spoglia, si abbassa, si dona – prosegue Gnocchi - si spera che anche i credenti, i cristiani, le Chiese possano imparare a spogliarsi un po' delle loro presunzioni, delle loro pretese di potere, delle loro arroganze o delle loro chiusure dentro immagini di sé e formulazioni della propria esperienze che non consentono di superare certi steccati”. Per il responsabile del segretariato ecumenico “ha agito, dunque, questo desiderio di trovare alla radice e di fronte alla sconcertante e scandalosa evidenza della Croce una spinta a ritrovare un'ispirazione in senso ecumenico. Con questo tema vogliamo tornare alle fonti del proprio credere, del proprio essere, della propria esperienza di fede e di vita ecclesiale”. Il tema sarà sviluppato a partire dalle diverse letture della croce date nelle prime comunità cristiane e riflesse negli scritti neotestamentari. Per poi passare ai grandi filoni teologici occidentali e orientali. “Accanto a questi percorsi tradizionali – sottolinea Gnocchi - abbiamo chiesto l'intervento della teologa cattolica Cristina Simonelli, che ci parlerà delle teologie femministe a proposito della Croce, che hanno riflettuto soprattutto sull'idea del sacrificio e hanno alcune piste di ricerca interessanti”. Quest'anno la sessione sarà caratterizzata, oltre che dalle tradizionali relazioni, da momenti di riflessione attraverso la narrazione. Come giovedì 30 luglio, quando la serata sarà dedicata al 50° anniversario dell'annuncio del Concilio, attraverso lo spettacolo 'Il Papa, la luna e la carezza' messo in scena da Marco Capedelli e dal gruppo “Il Nardo”. Nel corso della sessione sarà ricordato anche il 500° dalla nascita di Giovanni Calvino. E durante i vari incontri prenderanno la parola anche autorevoli esponenti di ebraismo e islam. (R.P.)







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