2009-07-22 15:15:27

Rapporto Global Witness: guerra in Congo finanziata dalle ricchezze minerarie usurpate


“Di fronte a un fucile, cosa si può fare?”. È il titolo del rapporto pubblicato dall’organizzazione Global Witness e riportato dall’agenzia Fides, che descrive in dettaglio come le diverse formazioni militari della Repubblica Democratica del Congo si finanzino depredando le ricchezze della regione. Il traffico illecito di minerali come l’oro, la columbite-tantalite (coltan), la cassiterite (minerale di stagno) e la wolframite avviene con la complicità di attori internazionali, multinazionali e potenze come gli Stati Uniti e l’Europa. Tra i gruppi responsabili della guerra citati nel rapporto vi sono le Forze Democratiche di Liberazione del Rwanda (FDLR), formate da hutu rwandesi, che da 15 anni colpiscono la popolazione congolese e che si finanziano con i minerali del sottosuolo del nord e sud Kivu. Da anni, i vescovi congolesi e i missionari che operano nell’area, denunciano questa situazione e adesso alcuni gruppi di analisi indipendenti, in Europa e negli Stati Uniti, iniziano a documentare i responsabili dei finanziamenti. Tra i crimini commessi dai gruppi armati della regione, vi sono gli stupri di massa, utilizzati per incutere terrore nella popolazione locale e costringerla alla fuga, in modo da usurpare le ricchezze minerarie. Il documento della britannica Global Witness giunge dopo uno studio realizzato nel novembre 2008 dalla francese “Ecole de Guerre Economique”, intitolato “La Guerre du Coltan en RDC”. L’analisi mette in luce gli interessi economici e strategici delle maggiori potenze mondiali per controllare il coltan, un minerale utilizzato nell’industria elettronica, aerospaziale e degli armamenti. I due rapporti dimostrano che la guerra nei due Kivu, impropriamente descritta come etnica, rientra in un conflitto molto più vasto che ha implicazioni economiche e strategiche che vanno ben oltre il Congo e la stessa Africa. (M.P.)







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