2009-07-22 15:21:08

Colombia: le Farc accettano la presenza della Chiesa nel negoziato per liberare gli ostaggi


Ieri, Piedad Córdoba, senatrice del Partito liberale all’opposizione, ha incontrato mons. Rubén Salazar Gómez, arcivescovo di Barranquilla e Presidente dell’episcopato colombiano, per metterlo al corrente sul processo in corso per arrivare alla liberazione di tutti gli ostaggi, attualmente nelle mani della guerriglia. La senatrice era stata autorizzata dal Presidente colombiano Alvaro Uribe a promuovere i negoziati con i gruppi armati, in particolare con le Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) in favore della liberazione delle persone sequestrate. “Abbiamo parlato di quello che più preoccupa il Paese”, ha dichiarato la senatrice al termine dell’incontro con il presule, precisando che durante il suo incontro con esponenti delle Farc, l’organizzazione ha dichiarato di accettare senza problemi anche la presenza della Chiesa cattolica e perciò ha ritenuto opportuno informare mons. Salazar Gómez. Secondo la senatrice i colloqui con la guerriglia “sono stati molto interessanti e positivi anche perché abbiamo tracciato una panoramica dei problemi attuali “che devono essere affrontati”. “Ora la cosa più importante – ha precisato Piedad Córdoba, che poco prima aveva incontrato l’arcivescovo di Bogotà cardinale Pedro Rubiano Sáenz – è che il cammino con la Chiesa è stato avviato e dunque d’ora in poi si deve lavorare per ottenere la fine di questi sequestri”. L’esponente dell’opposizione ha anche ritenuto necessario un incontro con il Presidente Uribe o con suo delegato autorevole, poiché ritiene che sia arrivato il momento di “conoscere le condizioni che pone il governo per capire come si potrà andare avanti nelle trattative”. La senatrice ha precisato anche che le Farc sono disponibili a consegnare tutte le prove necessarie sulle condizioni di salute di queste persone e sulla loro vita. “Per ora – ha concluso – non posso dire quando arriveranno e se questi ostaggi sono veramente in vita”. Va ricordato che furono le Farc, tempo fa, a chiedere la presenza di Piedad Córdoba per liberare unilateralmente due militari, come è stato annunciato nello scorso mese di aprile. All’inizio, il Presidente Uribe negò l’autorizzazione alla senatrice, ma successivamente cambiò opinione e concesse il suo benestare sia alla presenza dell’esponente dell’opposizione, sia alla Chiesa cattolica. Intanto, il governatore ha continuato ad insistere sul fatto che le Farc, come gesto di buona volontà, dovrebbero liberare senza condizioni 24 militari in ostaggio e restituire i corpi di altri due deceduti. In attesa dell’avvio dei negoziati, le Farc sabato scorso hanno ribadito di voler liberare presto due militari: uno sequestrato 11 anni fa e l’altro lo scorso 20 aprile, ribadendo che, per la liberazione di tutti, attendono un processo di negoziazione, che consenta lo scambio con militanti della guerriglia, oggi nelle carceri della Colombia. (A cura di Luis Badilla)







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