2009-07-20 15:32:15

Messico: i vescovi di Morelia denunciano la violenza in Michoacán


I vescovi della provincia ecclesiastica di Morelia hanno emesso un comunicato - ripreso dall'agenzia Fides - nel quale manifestano il loro dolore e la profonda preoccupazione "davanti all'inusitata ondata di violenza criminale che è venuta ad insanguinare la nostra terra" in questi giorni. I vescovi denunciano il “clima di terrore e di incertezza" perché sono molti “quelli che hanno ricevuto minacce e sono oggetto di estorsione e sequestro”. Inoltre "la popolazione vive l'angoscia di sentirsi indifesa e le famiglie rimangono terribilmente traumatizzate quando qualcuno dei loro membri viene oltraggiato. Ci sono paesi che davanti all'insicurezza sono rimasti disabitati". "Come discepoli di Gesù Cristo e come Pastori del popolo di Dio non possiamo tacere né rimanere indifferenti" affermano i presuli, i quali con forza annunciano: "è tempo di alzare la voce e chiedere a nome di Dio: basta con la morte! Nessuno potrà scampare dal giudizio divino ed ognuno dovrà rendere conto delle sue azioni". Perciò lanciano un appello a tutti coloro che sono coinvolti nella violenza, "affinché ascoltino la voce di Dio che ci richiama alla vita e alla pace". I vescovi ricordano di seguito le parole pronunciate da Benedetto XVI, nel suo discorso al nuovo ambasciatore del Messico presso la Santa Sede, il quale riconosceva che si sono realizzati molti passi "per fomentare un ordine sociale più giusto e solidale e superare le contrarietà che continuano ad attanagliare il Paese" e specialmente "l'attenzione e l'impegno con i quali le autorità della vostra Patria stanno affrontando questioni tanto gravi come la violenza, il narcotraffico, le disuguaglianze e la povertà, che sono campo fertile per la delinquenza". Ma contemporaneamente notava che "per una soluzione efficace e duratura di quei problemi, non sono sufficienti tecniche mirate o di sicurezza". Si richiede "una larghezza di mire e l'efficiente unione degli sforzi, oltre a propiziare un necessario rinnovamento morale, l'educazione delle coscienze e la costruzione di una vera cultura della vita". Per i vescovi la prima misura importante è "implorare con umiltà ed insistenza da Dio misericordioso che ci compatisca e ci conceda di vedere tempi di pace". In effetti "con la forza della preghiera lottiamo per vincere il male a forza di bene. Con integrità, serenità e prudente discrezione, cerchiamo, autorità e cittadini, di contribuire al ristabilimento dell'ordine pubblico nella pace e nella giustizia". Perciò i Vescovi invitano tutte le parrocchie e comunità a promuovere un triduo di preghiera da giovedì 23 a sabato 25 luglio, organizzando ogni giorno un'Ora Santa, una Via Crucis ed un Rosario. Inoltre chiedono a tutte le famiglie di elevare al Signore, alle 3 del pomeriggio, una preghiera per la pace. (R.P.)







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