2009-07-20 15:28:10

Dai mondiali di nuoto il progetto per l’Africa “65 pozzi per 65 medaglie”


“Una festa dell’acqua anche per chi è senz’acqua”, questo lo slogan dei XIII Campionati mondiali di nuoto iniziati sabato scorso e in programma fino al 2 agosto. Un’iniziativa, a cui partecipano atleti di 180 Paesi, uniti per favorire la costruzione di 65 pozzi in Africa, tanti quanti sono i titoli mondiali assegnati in gara. Ad ogni pozzo, riferisce l’agenzia Sir, verrà dato il nome di un campione. L’evento è stato realizzato grazie al Comitato Organizzatore Roma09 e al Comune di Roma. A beneficiare dell’iniziativa sarà Amref, organizzazione no profit africana che lavora da più di mezzo secolo per la salute del continente. “Più di un miliardo di persone in tutto il mondo – spiega l’associazione - sono costrette a utilizzare acqua contaminata, veicolo principale delle malattie. L’assenza di acqua potabile è una delle cause fondamentali del circolo vizioso fame, malattia, povertà”, mentre “l’acqua pulita e l’igiene sono tra le medicine preventive più efficaci a disposizione dei governi per ridurre le malattie infettive”. Ogni anno, prosegue l’Amref, “circa 1,8 milioni di bambini muoiono a causa di tifo, colera, dissenteria, gastroenterite e diarrea. L’accesso ad acqua pulita può ridurre i tassi di mortalità infantile di oltre il 20%”. L’organizzazione ha già individuato le aree di intervento in Kenya e in Tanzania. (A.D.G.)







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