2009-07-18 15:32:32

Somalia: rapiti altri tre tecnici stranieri


Saranno processati secondo la sharia i due agenti segreti francesi rapiti martedì scorso in Somalia. Lo hanno fatto sapere i guerriglieri che li tengono in ostaggio. E la scorsa notte, c’è stato un nuovo sequestro. Il servizio di Eugenio Bonanata:RealAudioMP3

Ancora operatori stranieri nel mirino dei miliziani islamici. Si tratta di tre dipendenti di un’organizzazione umanitaria francese: un pakistano, un cittadino dello Zimbabwe e probabilmente un canadese o un americano. Sono stati sequestrati nel loro ufficio a Mandera, una città keniana al confine con la Somalia, e condotti successivamente in territorio somalo. Ad agire uomini armati che, durante il blitz, avrebbero anche provocato il ferimento di una guardia di sicurezza. Le autorità locali conducono le indagini, ma non ci sono molti dettagli. A fornirli sono soprattutto gli organi di stampa. Alcuni osservatori sottolineano il fatto che sia stata colpita nuovamente una struttura francese. Solo martedì scorso, infatti, a Mogadiscio sono stati sequestrati due agenti segreti francesi, che si trovano adesso nelle mani di al Shabaab, un gruppo insurrezionale che combatte il governo somalo e che è ritenuto vicino ad al Qaeda. Non è certo che ci sia un collegamento fra i due episodi.
 
I guerriglieri hanno annunciato che i due prigionieri saranno processati secondo la legge islamica, la sharia, senza avanzare richieste specifiche. C’è però chi ritiene che tutto questo sia da collegare alla detenzione in Francia di pirati somali, arrestati nel 2008 durante operazioni dei militari di Parigi a largo del Golfo di Aden. E proprio sul fronte della pirateria è di queste ore la notizia della liberazione di un mercantile tedesco, sequestrato all’inizio di maggio con 11 marinai a bordo. Berlino ha confermato il rilascio, precisando che proseguono le trattative per un'altra imbarcazione finita nelle mani dei pirati ad aprile.
 
Elezioni presidenziali in Mauritania
Dopo quasi un anno di tensioni provocate dal colpo di Stato del 2008, la Mauritania va oggi alle urne per eleggere il presidente. I mauritani dovranno scegliere tra i nove candidati dei due schieramenti. Il favorito è l'ex capo della giunta militare, il generale Mohamed Ould Anbdel Aziz. Le elezioni, rese possibili da un difficile negoziato sotto l'egida del Senegal e della Lega araba, saranno monitorate da oltre 250 osservatori inviati da Unione Africana e Unione Europea. Ieri sera, una sparatoria tra agenti della polizia e uomini armati davanti a un commissariato ha creato tensione a Nouachkott, la capitale dello Stato africano. Uno degli uomini ha minacciato di farsi esplodere tra la folla. Secondo le autorità si tratterebbe di un gruppo d’integralisti islamici.

Iran
Torna alta la tensione in Iran dopo i duri scontri avvenuti in occasione della preghiera del venerdì, pronunciata all’Università di Teheran dall’ex presidente iraniano, Rafsanjani. Intanto, il nuovo capo dell'Agenzia atomica iraniana auspica sforzi reciproci per il dialogo tra l’Iran e la comunità internazionale:RealAudioMP3

La sfida dell'ayatollah Rafsanjani alla guida suprema Ali Khamenei e al presidente Ahmadinejad allarga la frattura nel Paese fra i vertici della Repubblica islamica e il movimento riformista che si rivede in Mussavi. Nessuna figura dell'establishment aveva definito apertamente gli scontri successivi alle elezioni come una crisi del Paese. Non a caso, oggi la stampa ultraconservatrice ha accusato l'ex presidente di sostenere i ''sovversivi'' dopo il sermone di ieri in cui Rafsanjani ha avanzato dubbi sul risultato delle elezioni. Anche i nuovi scontri nelle strade di Teheran, avvenuti in concomitanza della preghiera del venerdì, hanno contribuito a interrompere l'apparente normalità che da giorni regnava nella capitale iraniana. Decine di migliaia di manifestanti della cosiddetta "onda verde" sono stati caricati con gas lacrimogeni e manganelli: 15 gli arresti ufficiali, almeno 100 invece secondo i blog vicini all’opposizione. In questo contesto di tensione, si registrano intanto le prime dichiarazioni del nuovo capo dell'Agenzia atomica iraniana, Ali Akbar Salehi, che sebbene ritenga chiuse le discussioni tecniche sul controverso programma nucleare, ha auspicato che siano compiuti maggiori sforzi perché si arrivi ad una fiducia reciproca fra Teheran e l’Occidente.
 
Iraq
Almeno quattro persone sono morte e altre 11, tra cui otto poliziotti, sono rimaste ferite a seguito di un attentato suicida contro una caserma vicino a Falluja, nell'Iraq occidentale. A Baghdad, intanto, stanno radunandosi centinaia di migliaia di pellegrini sciiti per commemorare l'anniversario del “martirio” di Mussa al Kadhim, settimo dei dodici imam sciiti, discendente del profeta Maometto. In corrispondenza dell'evento - che si svolge nel quartiere sciita di Kadhimiyya - da giorni le forze di sicurezza irachene hanno innalzato il livello d'allerta. Negli ultimi due giorni, una quarantina di persone sono rimaste ferite in diversi attacchi compiuti contro pullman e assembramenti di pellegrini. Infine, si segnala che il governo iracheno ha approvato oggi un progetto di legge che prevede il sequestro dei beni mobili e immobili appartenenti all'ex presidente, Saddam Hussein.

Raid aereo in Pakistan
Cinque persone sono rimaste uccise nel Waziristan del Nord a causa di un missile sganciato da un aereo statunitense senza pilota. Il raid aereo americano rientra nell’offensiva contro obiettivi talebani nelle zone tribali del Pakistan, vicino alla frontiera con l'Afghanistan. Intanto, ieri è stato assolto in appello l'ex primo ministro pachistano Nawaz Sharif dall'accusa di presunto dirottamento dell'aereo su cui viaggiava nel 1999 l'allora generale di Stato, Pervez Musharraf, che nello stesso anno organizzò un colpo di Stato proprio contro il governo di Sharif. L’assoluzione apre nuove possibilità per l'ascesa al potere dell’ex presidente Sharif nelle prossime elezioni politiche.

Afghanistan
Non passa giorno in Afghanistan senza che si registrino nuove violenze. Stamani, tre soldati afghani sono rimasti uccisi e altri tre feriti nell'attentato dinamitardo suicida compiuto nel villaggio di Shah Hussainkhel, nella provincia meridionale afgana di Zabul. Sempre oggi, un cacciabombardiere dell'aviazione statunitense si è schiantato fra le montagne dell’est. Lo annunciano le forze armate Usa in Afghanistan, precisando che si è trattato di un incidente e che per ora è sconosciuta la sorte dei due membri dell'equipaggio. A seguito dell’escalation di violenze, il generale Richard Dannatt, capo delle forze armate inglesi, ha chiesto più mezzi ed equipaggiamenti per le truppe britanniche in Afghanistan.

Indonesia
Ha suscitato l’indignazione di tutta la comunità internazionale il duplice attentato che ieri a Giakarta ha provocato nove morti e più di 60 feriti. L’attentato non è stato ancora rivendicato, ma gli investigatori indonesiani puntano sulla pista dell’estremismo islamico. Intanto, sia dal segretario generale dell’ONU, sia dalla presidenza del Consiglio di Sicurezza è giunta una netta condanna per gli attacchi. Il servizio di Stefano Leszczynski.RealAudioMP3

I due attentati che hanno colpito ieri gli hotel Marriott e Ritz Carlton di Giakarta potrebbero essere legati all’attività terroristica del gruppo islamico facente capo al malaysiano, Noordin Mohammad Top, vicino alla Jemaah Islamiya e ritenuto responsabile di alcuni fra i più sanguinosi attentati avvenuti nel Paese. E’ questa la pista che gli investigatori dell’antiterrorismo indonesiano seguono in assenza di una rivendicazione degli attacchi. Con la Jemaah Islamiya, Top avrebbero firmato - oltre alla strage di Bali del 2002, costata la vita ad oltre 200 persone - anche quella all'hotel Marriott di Giakarta compiuta nel 2003 con un'autobomba. L’attacco di ieri, definito crudele e disumano dal presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono, appena rieletto, ha colpito molti turisti stranieri e uomini d’affari, suscitando la viva preoccupazione delle principali Cancellerie internazionali. Anche il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha condannato ''nei termini piu' forti'' gli attacchi terroristici contro i due alberghi a Giakarta, chiedendo che i responsabili ''siano portati di fronte alla giustizia''. Almeno quattro dei nove morti sono stati identificati: si tratta di due australiani, un neozelandese e un cittadino di Singapore. La rinnovata minaccia terroristica in Indonesia ha provocato un innalzamento dell’allarme antiterroristico anche in altri Paesi. La polizia di New York ha aumentato il livello di sicurezza nei maggiori hotel della Grande Mela.
 
Cecenia
È scontro tra il presidente ceceno, Kadyrov, e l’Ong Memorial alla quale apparteneva la giornalista Natalia Estemirova, trovata morta mercoledì dopo essere stata rapita a Grozny. Il capo di Stato ha deciso di denunciare l’organizzazione per i diritti umani che l’aveva in precedenza accusato di essere il mandante dell’assassinio.

Mandela Day
Una giornata internazionale di azione umanitaria nel nome di Nelson Mandela si celebra oggi nelle principali città del mondo. La campagna mondiale di Mandela è dedicata alla lotta contro l’Aids, non solo come malattia ma anche come minaccia alla dignità e ai diritti dell'uomo. L’ex presidente sudafricano, Premio Nobel per la pace, ha ricevuto nel giorno del suo 91.mo compleanno il segretario generale dell’Onu Ban, Ki-moon, che lo ha definito “l'incarnazione vivente dei più grandi valori delle Nazioni Unite''. Una parata di star parteciperà ai concerti in beneficenza in programma a Londra e New York in onore del Mandela Day. Sarà presente anche il presidente francese, Nicolas Sarkozy.

La nuova influenza avrà un forte impatto sull’economia globale
Cresce l’allarme mondiale per l’epidemia A-H1N1. Mentre i governi si preparano ad affrontare la nuova influenza con le vaccinazioni, uno studio dell’Oxford Economics - un centro di analisi economico-finanziarie britannico - lancia l’allarme sul preoccupante impatto della pandemia sull’economia globale. Solo alla Gran Bretagna, il Paese europeo più colpito, l’epidemia potrebbe costare il cinque per cento del prodotto interno lordo. Gli esperti dell'Acip, il comitato americano sulle pratiche d’immunizzazione, hanno convocato una riunione d'urgenza a Washington, il prossimo 29 luglio, per definire un piano di vaccinazioni in previsione del prossimo autunno. Il Servizio nazionale della sanità e la qualità agroalimentare dell’Argentina ha decretato l'allerta sanitario nel territorio nazionale. In Italia, secondo il viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, è possibile che l’influenza scoppi nei prossimi 20 giorni.

Incontro a New York tra Nicolas Sarkozy e Ban Ki-moon
Si è parlato della creazione di un'organizzazione mondiale per l'ambiente nei colloqui tra il presidente francese, Nicolas Sarkozy, e il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. La questione del clima ma anche la situazione nel Darfur, l’Iran e le missioni di pace delle Nazioni Unite sono stati i temi dell’incontro avvenuto oggi a New York. Ban Ki-moon organizzerà a settembre, a margine dell’assemblea generale del Palazzo di Vetro, un vertice sul clima. Di recente aveva criticato gli accordi del G8 all’Aquila sull'ambiente definendoli ''insufficienti'' rispetto alla gravità della situazione.
Usa: morto Walter CronkiteCordoglio negli Stati Uniti per la morte dell'ex anchorman della Cbs News, Walter Cronkite, che si è spento ieri a New York all'età di 92 anni. Il suo autorevole modo di dare le notizie durante periodi tumultuosi lo rese una figura leggendaria del giornalismo americano. E il presidente Barack Obama, commentando la morte di Walter Cronkite, ha detto che “era una voce di certezza in un mondo incerto”. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra) 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 199
 
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