Rapporto Ue sui maltrattamenti ai detenuti in Moldavia
“Le violazioni del divieto di maltrattamento, emerse in proporzioni inquietanti a
seguito delle manifestazioni post-elettorali del 6 e 7 aprile, devono essere affrontate
con determinazione al fine di ristabilire un clima di fiducia” e “garantire tolleranza
zero in materia di maltrattamenti in tutto il sistema di giustizia penale”. E’ quanto
ha dichiarato ieri a Strasburgo il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa,
Thomas Hammarberg, in occasione della pubblicazione del rapporto sulla visita effettuata
nella Repubblica di Moldavia. E’ necessario, secondo Hammarberg, “esaminare non solo
il comportamento dei singoli agenti di polizia ma anche la responsabilità” dei loro
superiori. L’auspicio è che “la determinazione espressa dalle autorità moldave nel
fare in modo che ognuno risponda dei propri atti”, si traduca “in azioni concrete,
risolute e durature”. Non solo “procuratori, giudici, ufficiali di polizia e avvocati
dovrebbero prestare attenzione alle accuse e agli indizi di maltrattamento; nei luoghi
di detenzione le lesioni dovrebbero essere debitamente accertate, registrate e segnalate”.
Sono inaccettabili, conclude il commissario le cui parole sono state riprese dal Sir,
“le pressioni esercitate sui media e sulle Ong che denunciano oltraggi ai diritti
umani. La libertà di espressione e di informazione deve essere tutelata, a maggior
ragione in periodi di crisi”. (A.L.)