Lettera del presidente Napolitano a Benedetto XVI: l’enciclica Caritas in veritate
invita ad una revisione profonda del modello di sviluppo
I temi centrali che riguardano la vita dell'uomo e le grandi questioni che toccano
le nostre società, così come delineati nell’enciclica “Caritas in veritate”, “costituiranno
uno stimolo a una riflessione che potrà risultare benefica per tutti”. E’ quanto scrive
il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, in una lettera inviata
a Benedetto XVI. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Il presidente
italiano Giorgio Napolitano afferma di aver letto “con grande interesse” la terza
enciclica di Benedetto XVI “Caritas in veritate” che porta il messaggio del Papa “all’interno
di società in cui vi è in questi anni apprensione ed incertezza non solo per le prospettive
e per il futuro dell’economia mondiale e dello sviluppo, ma anche per i cambiamenti”.
Mutamenti – aggiunge il presidente Napolitano - che si vanno delineando “nei rapporti
umani, nel mondo del lavoro e dell’impresa, nelle relazioni tra gli abitanti del pianeta
e l’ambiente e le risorse naturali che per molto tempo sono state considerate inesauribili”.
Il capo di Stato italiano aggiunge che i temi centrali sulla vita dell’uomo in rapporto
ai suoi simili e le grandi questioni riguardanti le nostre società, così come vengono
delineati nell’enciclica, “costituiranno uno stimolo ad una riflessione che potrà
risultare benefica per tutti”. L’affermazione di Benedetto XVI sulla questione sociale,
diventata radicalmente questione antropologica, costituisce per il presidente Napolitano
“un invito ad un ripensamento approfondito e sereno di molti aspetti della vita e
del funzionamento degli aggregati umani”. Un ripensamento – conclude il capo di Stato
italiano ricordando le parole del Papa nell’enciclica – che richiede, in particolare,
una nuova e approfondita riflessione sul “senso dell’economia e dei suoi fini” e “una
revisione profonda e lungimirante del modello di sviluppo, per correggerne le disfunzioni
e le distorsioni”.