2009-07-16 15:12:24

La Chiesa in Portogallo: più impegno nella lotta contro il traffico di esseri umani


La Chiesa portoghese chiede "un maggiore impegno nella lotta alla piaga del traffico di persone, che tocca in modo particolare il territorio portoghese, sia come paese di transito, sia come paese di arrivo". L’appello è contenuto nel documento conclusivo dell'incontro nazionale dei segretariati della Pastorale della mobilità umana e delle cappellanie per gli immigrati, svoltosi nei giorni scorsi a Lamego. La nota – riferisce l’agenzia Sir - afferma che "è necessario fare pressione sui parlamentari, perché sia varata una legge che colmi l’attuale vuoto legislativo in materia". Ma essa lancia un appello anche alle strutture ecclesiastiche, rilevando "l'urgenza di intensificare in ogni diocesi il lavoro coordinato dalla Commissione di Sostegno alla Vittima del Traffico di Persone (Cavitip) e segnatamente la formazione di giovani e adulti e l'informazione su questo flagello sociale". "Occorre realizzare – si legge ancora nel testo - un forte impegno per dotare i nostri servizi di persone qualificate in grado di offrire aiuto e assistenza legale e dare attuazione a una politica di integrazione dei migranti ". "Dal punto di vista morale – afferma in conclusione il documento dei vescovi portoghesi – come Chiesa sentiamo il dovere di denunciare una legislazione che nega i diritti umani, in primo luogo il rifiuto del diritto a emigrare e del dovere di accoglienza”. Di qui l’invito a “tutti i cittadini portoghesi a considerare il migrante come un agente attivo della società”, e ai cattolici a “ricordare che ognuna di queste persone ha il diritto di partecipare alla costruzione di una comunità cristiana”. (L.Z.)







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