Aperta un'inchiesta sull'uccisione in Cecenia dell'attivista russa Estemirova
Sgomento nella comunità internazionale per l’uccisione dell’attivista russa Natalia
Estemirova. La donna, considerata l’erede della giornalista Anna Politkovskaia, assassinata
nel 2006, era stata rapita ieri mattina a Grozny, in Cecenia, ed è stata poi trovata
morta in un bosco dell’Inguscezia. La Estemirova aveva portato alla luce una serie
di abusi avvenuti nel Caucaso settentrionale. Il presidente russo Medvedev ha espresso
tutta la sua “indignazione” per l’accaduto e ha ordinato l’apertura di un’inchiesta
“ad alto livello”, mentre la casa Bianca si è detta “addolorata”. Condanna anche dalla
presidenza di turno svedese dell’Unione Europea, che ha sollecitato le autorità russe
ad investigare “velocemente e in modo esauriente”. Sulla vicenda Marco Guerra
ha sentito Fulvio Scaglione vice-direttore di Famiglia Cristiana ed esperto
dell’area ex-sovietica