2009-07-15 15:43:31

Nel Kerala una petizione vorrebbe impedire l’impegno sociale della Chiesa


Vietato intervenire nelle campagne elettorali, nello stato del Kerala, in India, per tutte le organizzazioni di ispirazione religiosa. È quanto chiede una petizione presentata alla Corte suprema statale. Della richiesta sono stati informati il Consiglio dei vescovi cattolici del Kerala e le principali organizzazioni locali indù e musulmane. Padre Paul Thelakat, portavoce del Sinodo della Chiesa siro-malabarese, ha dichiarato “Non è intenzione della Chiesa fare propaganda elettorale e indirizzare i voti in nome della religione”. “Ma noi – ha continuato – come ogni altra organizzazione religiosa, abbiamo ogni diritto di intervenire nel dibattito pubblico”. Nel corso delle ultime elezioni i candidati del Communist Party of India-Marxist (Cpi-m), al governo dal 2006, hanno subito una netta sconfitta. I politici del Cpi-m avversano in modo particolare le attività della Chiesa cattolica in ambito sociale ed educativo. La comunità ecclesiale rivendica la libertà di operare all’interno della società civile e promuovere attività a più livelli. Il Kerala fra l’altro è uno stato in cui i cristiani, seppure in minoranza, costituiscono circa il 20% dei 31 milioni di abitanti. (V.V.)







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