2009-07-15 15:42:02

Lettera dei vescovi canadesi sulle estrazioni minerarie nel Salvador


Il presidente della Commissione episcopale per la giustizia e la pace della Conferenza dei vescovi canadesi, mons. Brendan O’Brien, nei giorni scorsi ha scritto una lettera al Ministro degli Esteri del Canada, Lawrence Cannon. Nella missiva, il presule si sofferma sui “problemi relativi all’attività della compagnia mineraria canadese “Pacific Rim” in Salvador”. “Secondo alcune informazioni provenienti dall’arcivescovo di San Salvador e dalla Conferenza episcopale locale – scrive mons. O’Brien – abbiamo saputo che le attività minerarie di questa compagnia minacciano seriamente la qualità della vita della popolazione nella regione”. Quindi, il presule si sofferma su alcune problematiche specifiche: “Questo tipo di attività mineraria – afferma - causa danni irreversibili all’ambiente e alle comunità circostanti. L’utilizzo di cianuro nel processo estrattivo dell’oro e dell’argento può provocare gravi problemi di salute. Inoltre, è inevitabile che l’acqua utilizzata nei processi estrattivi diventa contaminata, causando un grave deterioramento in tutto il bacino idrografico della zona centrale del Paese. E la contaminazione, a sua volta, danneggerà la flora e la fauna, estendendosi all’agricoltura, all’allevamento e alla pesca. Da notare, infine, che sul piano economico, meno del 3% dei profitti della compagnia servono alla popolazione ed al governo del Salvador”. Poi, mons. Brendan O’Brien ricorda che “di fronte a questi dati, il governo del Salvador ha annunciato pubblicamente la decisione di non autorizzare questo tipo di estrazione mineraria”. In effetti, continua il presule, “nessuna attività economica si deve ridurre a dei fini puramente commerciali. Come ci ricorda la Dottrina sociale della Chiesa, oggetto dell’economia è la formazione della ricchezza e la sua crescita progressiva, in termini non solo quantitativi, ma qualitativi: tutto ciò è moralmente corretto se l’obiettivo è lo sviluppo globale e solidale dell’uomo e della società in cui egli vive e lavora”. Di qui, l’appello finale del presidente della Commissione episcopale per la giustizia e la pace perché il governo canadese “si assicuri che la compagnia “Pacific Rim” rispetti le norme internazionali in materia di diritti della persona e dell’ambiente”. (I.P.)







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