Abruzzo: necessari 3 miliardi di euro per la ricostruzione di chiese e palazzi
L’adozione dei monumenti da parte di Paesi stranieri è stata limitata, al di sotto
delle aspettative, ma “tutto questo discorso, seppur significativo per la vicinanza
espressa alla città, rappresenta una piccola parte del danno ai beni culturali stimato
attorno ai 3 miliardi di euro, quindi 10 volte superiore ai 300 milioni di euro che
speriamo di coprire con le adozioni”. E’ quanto ha dichiarato al Sir, Luciano Marchetti,
vice-commissario della Protezione Civile con delega ai beni culturali a pochi giorni
dalla chiusura del G8. Solo 6 Paesi hanno già espresso la volontà di contribuire alla
ricostruzione dei monumenti, in particolare delle chiese, danneggiate dal sisma: la
Francia si è impegnata a contribuire con 3,5 milioni di euro al restauro della chiesa
delle Anime Sante, la Spagna ha dato la disponibilità tra i 20 e i 30 milioni di euro
per la ricostruzione della fortezza spagnola, sede del museo nazionale, la Cina si
è interessata al Palazzo Comunale e al Palazzetto dei Nobili, l’Australia ha chiesto
informazioni sull’Oratorio di San Filippo, la Germania ricostruirà la chiesa di Onna
mentre la Russia guarda a Palazzo Ardinghelli. Secondo i rilevamenti effettuati su
oltre 1300 tra chiese e monumenti, il 52,8% è risultato inagibile una cifra quasi
doppia rispetto alle abitazioni. “Ci vorranno non meno di cinque anni per ricostruire
il centro storico”, precisa il vice-commissario che aggiunge: “Gli edifici non possono,
infatti, rimanere in questi condizioni a lungo perché con il passare del tempo le
strutture continuano a deteriorarsi. All’inizio della scorsa settimana, ad esempio,
è crollato un altro pezzo della chiesa di San Marco”. (V.V.)