Allarme dell'Oms per la nuova influenza: la pandemia è inarrestabile
La nuova influenza è inarrestabile, lo ha dichiarato l'Organizzazione Mondiale della
Sanità avvertendo che tutti i Paesi dovranno fornirsi dei vaccini. E intanto sale
il numero delle vittime nel mondo che supera quota 400, mentre le contaminazioni sono
più di 100.000. L'Organizzazione mondiale della sanità, che l'11 giugno ha dichiarato
lo stato di pandemia, ha affermato che i primi soggetti che necessiteranno di vaccini
- pronti per settembre, ottobre - dovranno essere gli addetti al settore sanitario,
dopo di che si dovranno vaccinare i soggetti più a rischio, ovvero, le donne incinte,
le persone affette da malattie croniche e i bambini. Intanto più di un Paese ha dovuto
aggiornare il suo bilancio. L'Inghilterra ha annunciato altre due vittime, fra cui
una bambina di sei anni, morta a Londra, e un medico. Sale quindi a 17 il numero delle
vittime nel Paese, che potrebbe lanciare già nei prossimi giorni una campagna di vaccinazione
di massa contro la nuova influenza, il più vasto programma di questo tipo attuato
negli ultimi 50 anni. Il ministro della Sanità britannico Andy Burnham, è intervenuto
oggi e ha invitato tutti a non cedere al panico, ricordando che la Gran Bretagna è
in cima alla lista per ricevere vaccini. In Spagna ieri è morto il bambino nato dalla
19enne marocchina che è stata la prima vittima nel Paese a causa dell'influenza A/H1N1.
In Italia invece, il Ministero del Welfare ha annunciato che dal 24 aprile si sono
complessivamente verificati 224 casi. Sul fronte della ricerca nuovi dettagli si aggiungono
all'identikit del virus A/H1N1: secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature,
il virus della nuova influenza attaccando preferibilmente i polmoni, sarebbe simile
a quello dell'influenza spagnola del 1918. In Australia le autorità sanitarie hanno
ordinato 21 milioni di dosi di vaccino contro la nuova influenza. Nel Paese, dove
ora è pieno inverno, i casi confermati di contagio del virus A/H1N1 sono oltre 9000
e i decessi 20. “La maggior parte delle persone accusano sintomi relativamente lievi
e guariscono piuttosto rapidamente - ha detto il direttore medico federale Jim Bishop
- mentre chi soffre di altre condizioni mediche può essere colpito più gravemente”.
Un altro caso di nuova influenza è stato segnalato anche in Algeria, facendo così
salire a otto il numero delle persone contagiate dal virus nel Paese del Maghreb.
In Indonesia il Ministero della salute ha dichiarato che nell’arcipelago c’è il rischio
di una combinazione tra il virus dell’influenza suina e quello dell’aviaria. Nel Paese
i casi di infezione da A/H1N1 sono saliti a 86. In Thailandia ci sono stati 4057 casi.
Le autorità della capitale Bangkok hanno chiuso 435 scuole e 200 asili per la disinfestazione.
L’influenza suina preoccupa non poco anche i Paesi del Golfo. In Arabia Saudita, una
scuola è stata chiusa, mentre in Bahrain le autorità consigliano di rinviare i pellegrinaggi
alla Mecca. Con i 20 casi scoperti ora e i 12 evidenziati domenica - cinque sauditi
e sette residenti stranieri - il totale delle persone colpite dalla nuova influenza
in Arabia Saudita è salito a 216. (A cura di Virginia Volpe)