2009-07-11 15:32:08

Pakistan: dopodomani i primi rimpatri per gli sfollati


Dopodomani inizieranno i primi rimpatri degli sfollati pakistani, costretti ad abbandonare le proprie abitazioni all’inizio di maggio, in seguito al conflitto tra forze governative e militanti nei distretti di Swat, Buner e Lower Dir, nella provincia della Frontiera di Nord Ovest. Circa 260.000 sfollati pakistani sono alloggiati nei campi dei distretti Mardan, Swabi, Nowshera, Peshawar e Charsadda, mentre la maggior parte delle persone è ospitata da altre famiglie, oppure in case in affitto o in edifici scolastici. I primi che saranno ricondotti nelle loro case saranno quelli alloggiati nei campi. Il governo, si legge in un comunicato, ha confermato che i rimpatri si svolgeranno in conformità alle recenti linee guida sviluppate da governo, ONU e agenzie partner, che si basano sul principio di rimpatri volontari, sicuri e dignitosi. Prima di decidere volontariamente per il ritorno, gli sfollati interni dovranno verificare la situazione di sicurezza nelle loro zone d’origine; l’entità della distruzione verificatasi, e la disponibilità di servizi e infrastrutture di base. In alcune aree del conflitto, i danni sono stati ingenti. Un’altra questione importante riguarda la presenza di mine e ordigni inesplosi, che costituiscono una minaccia reale per la popolazione, soprattutto per i bambini. Gli accertamenti congiunti effettuati nelle aree colpite saranno utilizzati per confermare le condizioni per un ritorno sostenibile. Dal 4 giugno scorso, l’UNHCR ha dato assistenza a 34.000 famiglie (221.000 persone) nei distretti di Nowshera, Charsadda e Mardan. La distribuzione di aiuti è quasi completa a Charsadda e Nowshera. A Mardan l’UNHCR prevede di dare assistenza a 62.000 famiglie (4.200 ne hanno già ricevuta), che sono alloggiate fuori dai campi, mentre altre agenzie umanitarie forniranno articoli d’emergenza ad altre 42.000 famiglie. (A.D.G.)







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